Clima, agricoltura italiana a rischio

In assenza di interventi decisivi per la riduzione delle emissioni di gas, nei prossimi decenni la temperatura media è destinata ad aumentare fra 2 e 3 gradi con effetti devastanti per l’agricoltura nelle regioni del sud del continente, in particolare Spagna, Italia e Grecia. È quanto emerge dal rapporto sul cambiamento climatico pubblicato dalla Commissione europea. «Il cambiamento climatico – ha commentato Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura – potrebbe apportare danni irreversibili all’agricoltura e alle produzioni alimentari tipiche del Paese che rappresentano il secondo settore economico nazionale e concorrono in modo decisivo al mantenimento del paesaggio tradizionale, al turismo e all’immagine del “made in Italy” nel mondo. Occorre accelerare in Senato l’iter del disegno di legge specifico per l’attuazione del protocollo di Kyoto e mobilitare, anche con la prossima conferenza nazionale su clima e energia, risorse straordinarie verso il risparmio energetico e la riduzione del consumo dei combustibili fossili. L’agricoltura italiana sta già pagando il suo prezzo all’effetto serra».
Solo nel corso del 2005, infatti, sono stati stimati danni per siccità ed eventi atmosferici estremi pari a 500 milioni di euro, mentre il reddito agricolo nazionale è quest’anno in controtendenza (-4,2%) rispetto all’andamento nella UE (+2,6%) e si registra, per la prima volta da dieci anni, un calo del valore dei terreni. L’agricoltura deve essere a sua volta in prima fila nella lotta al cambiamento climatico.

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