Alberese, dopo il make up riaprono l’abbazia e la torre

Nuovo look e nuova vita per l’abbazia di San Rabano e la torre di Castel Marino, due gioielli architettonici all’interno dell’azienda regionale agricola di Alberese (Grosseto), di proprietà della Regione Toscana. Alcuni anni di lavori per gli interventi di restauro e 700 mila euro di investimento – finanziati grazie all’accordo di programma quadro Stato-Regione per il recupero dei beni culturali e con il contributo della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, – hanno riportato l’abbazia e la torre ad antico splendore e in sicurezza: Sabato prossimo, 24 febbraio (ore 10, presso la Villa Granducale di Alberese), la presentazione al pubblico con la partecipazione del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini; l’assessore regionale all’agricoltura, Susanna Cenni; l’amministratore dell’azienda di Alberese Moreno Periccioli e l’architetto Nicoletta Maioli che ha coordinato le operazioni di restauro.
L’abbazia di San Rabano, suggestiva e nascosta in un lecceto sulla sommità dei Monti dell’Uccellina era a rischio di crollo: “Il lavoro principale – anticipa il direttore dell’azienda di Alberese, Marco Locatelli – è stato innanzitutto quello di mettere in sicurezza l’intera struttura per evitare il cedimento delle parti pericolanti. Quindi si è proceduto con la realizzazione di una nuova recinzione esterna e una copertura per proteggere l’abside e la navata della chiesa da ulteriore degrado”.
Ancora più grave era lo stato della torre di Castel Marino: “Le difficoltà sono state maggiori – spiega Locatelli –; basti pensare che per riparare le parti a rischio della torre e portare la copertura è stato necessario intervenire con gli elicotteri della Regione”.

Lorenzo Benocci

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