Dopo lo tsunami-diossina la bufala dop torna nelle tavole

“E’ stato uno tsunami che una volta innescato è stato impossibile fermare. Ora dobbiamo contare i danni”. E’ questo il commento rilasciato ad agricultura.it da Vincenzo Oliviero, direttore del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop dopo l’annuncio da parte di Paolo De Castro, ministro delle politiche agricole, dell’assoluta salubrità della mozzarella di bufala. Sono state le analisi del Piano di Controllo predisposto dal Ministero della Salute in collaborazione con la Regione Campania a riabilitare a tutti gli effetti la mozzarella di bufala che negli ultimi mesi era stata protagonista dell’allarme diossina.”Sono risultati che ci aspettavamo – afferma con soddisfazione Oliviero – Tutto questo allarmismo è stata solo una “bufala” mediatica che ha sconvolto il nostro mercato e la nostra immagine”.

Il crollo delle vendite –  Un danno che al Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala devono ancora quantificare, ma che si stima essere stato pari al 70-80% in meno delle vendite in Italia e all’estero (Cina e Giappone hanno imposto il blocco alle importazioni di bufala campana, revocato lo scorso 8 aprile). “Ora l’allarme sta rientrando e le vendite sono in leggera ripresa – spiega il direttore del Consorzio – ma  una volta innescato questo tormentone-diossina è stato impossibile arrestarlo”.

Controlli rigidi – Oliviero ci tiene a precisare che la mozzarella in commercio è assolutamente sana e che “si sono verificate piccole criticità solo in punti particolari del casertano e del napoletano, e si tratta di situazioni dove si è superato lievemente il livello di guardia indicato dal Ministero, ma non si è oltrepassato il limite”. Ora spetterà alla Usl fare gli ulteriori accertamenti del caso. In ogni caso le aziende coinvolte non fanno parte del Consorzio di tutela. “Quello che posso dire è che la nostra mozzarella di bufala è sempre stata controllata e sempre lo sarà – afferma Olivieri –  e dopo tutto questo polverone i controlli saranno ancora più severi. Per questo non ha assolutamente ragione di esistere tutta questa ritrosia da parte dei consumatori nei confronti del nostro prodotto”.

Strategie di rilancio – Per rilanciare l’immagine danneggiata della mozzarella di bufala in Italia e nel mondo, il Consorzio è al lavoro per studiare nuove strategie in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole. Un rilancio che comincerà da Cibus, il Salone internazionale dell’alimentazione in programma a Parma dal 5 all’8 maggio, per proseguire anche nei mesi estivi. Tre mesi di fermento che, conclude Oliviero, “comprendono anche il progetto di convincere la grande distribuzione a ridurre i prezzi della mozzarella di bufala, così da invogliare i consumatori all’acquisto”.

Susanna Danisi

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