“Ci sporcheremo le scarpe di terra”. Parte l’avventura del ministro Luca Zaia

“Cammineremo insieme e ci sporcheremo le scarpe di terra per rivoltare e migliorare le politiche su questo straordinario patrimonio che ci è stato affidato”. Così il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, nel giorno del suo giuramento al Quirinale in qualità di nuovo esponente del governo, ha risposto all’augurio di buon lavoro del mondo agricolo. In questa occasione l’ex governatore del Veneto ha precisato quali saranno le linee principali del suo operato. Da una parte, ha detto, la considerazione del comparto agricolo nazionale come ossatura di tutto il sistema, dall’altra il federalismo come obiettivo strategico e obiettivo fondamentale della Lega nord, che “si rivelerà – afferma Zaia – una straordinaria opportunità di sviluppo anche per il Mezzogiorno”. Per Zaia l’agricoltura italiana va difesa “dagli eccessi dei burocrati europei, da chi non ha ancora compreso che qualità significa garanzia della salute pubblica e del Made in Italy, dall’aggressività e dalla concorrenza asimmetrica del mercato globale. L’agricoltura va posta, con forza e con competenza, nell’agenda delle priorità strategiche”. Subito dopo la nomina, l’agricoltura italiana si era congratulata con il nuovo ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia.

Gli auguri del mondo agricolo – Il presidente della Cia-Confederazine italiana agricoltori, Giuseppe Politi, nel suo telegramma di congratulazioni non ha perso occasione per ricordare le tre priorità indicate dalla confederazione agricola al nuovo esecutivo: una rinnovata politica agraria, la Conferenza nazionale sull’agricoltura, la programmazione degli interventi e la concentrazione. Il presidente Coldiretti Sergio Marini ha inviato un telegramma al nuovo ministro, esprimendo “felicitazioni vivissime e auguri di buon lavoro nella certezza che il nuovo ministro delle Politiche agricole realizzerà finalmente l’auspicata indispensabile discontinuità che riporti l’agricoltura al centro dell’economia nazionale”. Sempre nella mattinata, sono arrivati gli auguri del numero uno di Confagricoltura, Federico Vecchioni, e la sua piena disponibilità ad un lavoro comune nell’interesse dell’agricoltura italiana e delle future sfide europee. Congratulazioni anche da Fedagri-Confcooperative. Il presidente Paolo Bruni è convinto che “il volto nuovo dell’agricoltura italiana saprà puntare l’attenzione del dicastero sui temi cruciali come l’importanza dei mercati internazionali, la tutela delle produzioni d’eccellenza italiane e le capacità di fare sistema per vincere la sfida della globalizzazione”. Il tema della collaborazione e della cooperazione sta a cuore anche al presidente di Agci-Agrital, Giampaolo Buonfiglio, che ha comunicato il desiderio di decisioni tempestive per risolvere problemi strutturali nell’agricoltura e nella pesca italiana, senza dimenticare l’importanza che riveste il settore vitivinicolo e quello lattiero-caseario.

Chi è Luca Zaia – Ha giurato Luca Zaia. E’ iniziata l’avventura di ministro per le politiche agricole del Governo Berlusconi. Luca Zaia è nato nel 1968 a Conegliano Veneto, terra famosa per i vini. Laureato in scienze della produzione animale, ha diretto il personale di un’impresa nel settore del tempo libero e un’azienda agricola. Nel 1993 è stato eletto consigliere comunale di Godega nelle file della Lega Nord Liga Veneta, nel 1995 è consigliere provinciale diventando assessore all’Agricoltura. Nel 1998 viene eletto per la prima volta presidente della provincia di Treviso ed è il più giovane presidente di provincia d’Italia, con deleghe all’agricoltura e forestazione, agli affari istituzionali, ai rapporti con l’Unione europea e alle relazioni internazionali, all’università, alle relazioni con il pubblico e la stampa, alle autonomie locali. Nel 2002 è riconfermato presidente della Provincia mentre nel 2005 diventa vicepresidente della Regione Veneto. In entrambi i casi ottiene al ballottaggio risultati superiori al 60% dei voti.

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