Modena, capitale del biologico internazionale

Con 30,4 milioni di ettari certificati e un mercato del valore di 26 miliardi di euro, l’agricoltura biologica è in crescita. Secondo il rapporto Ifoam , la Federazione Internazionale che riunisce i movimenti per l’agricoltura biologica di 108 Paesi, l’Italia è al quinto posto nel mondo con 1,07 milioni di ettari convertiti al biologico (l’Australia rimane sempre in testa con 11,8 milioni di ettari). L’Italia è leader in Europa anche nella produzione di vini bio, con 30 mila ettari di terreno a viticoltura biologica.

Le sedi – Modena e l’Emilia-Romagna sono state scelte come sedi del Congresso mondiale Ifoam proprio per i primati che vantano. L’Emilia Romagna rappresenta un’eccellenza internazionale con 4.102 imprese certificate e 92 mila ettari di superfici agricole coltivate a biologico. E’ al primo posto in Italia per numero di mense scolastiche (127), quasi il 15 per cento dei pasti bio serviti ogni giorno nelle scuole d’Italia (112 mila su 924 mila).  Modena, dunque, diventa capitale del biologico con l’apertura, il 16 giugno, dei lavori del 16° Congresso Ifoam, organizzato in collaborazione con ModenaBio2008, un consorzio creato dalla Provincia di Modena e da Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica) dell’Emilia-Romagna. L’appuntamento richiamerà a Modena i protagonisti internazionali dell’agricoltura biologica, dell’economia e della cultura sostenibile.

Il programma – Dal 18 al 20 giugno si svolgeranno le tre giornate centrali dedicate all’approfondimento dei quattro principi fondanti l’agricoltura biologica: la salute, l’ecologia, l’equità solidale e la cura. Il Congresso ospiterà produttori, esperti e veri e propri ‘guru’ del settore, come Vandana Shiva e lo scienziato etiope Tewolde Berhan Gebre Egziabher, vincitori del Nobel alternativo per la pace, l’antropologo ed economista Serge Latouche, Carlo Petrini, ‘padre’ di Slow Food, il presidente boliviano Juan Evo Morales. Oltre cento le sessioni di lavoro, per gli oltre 1500 partecipanti al congresso, provenienti da tutti i continenti, che si confronteranno su temi che vanno dalle politiche di sviluppo alle energie rinnovabili, dalle produzioni vegetali alla zootecnia, dai diritti umani alla cooperazione internazionale, dall’uso dei fertilizzanti alle metodologie di coltivazione organica. Ancora, sicurezza e qualità dei prodotti biologici, politiche internazionali. 15 le sedi in cui si svolgeranno i lavori, a Modena, più altre quattro in provincia. Il cuore del congresso sarà il PalaBio, la tensostruttura del Parco Novi Sad dove sarà allestita non solo la sala plenaria, ma anche i punti d registrazione e informazione, la sala stampa e l’area espositiva. Non mancheranno iniziative aperte al pubblico per promuovere uno stile di vita sano e sostenibile. Per tre giorni (20-22 giugno), vie e piazze del centro storico ospiteranno un centinaio di espositori provenienti da tutto il mondo. Il 21 giugno la città ospiterà artisti affermati e giovani emergenti per la Festa internazionale della Musica. Ci saranno naturalmente appuntamenti gastronomici aperti a tutti e moltissime iniziative collaterali, come il Festival mercato "Ecobioequo”, che prevede anche molti tour guidati, organizzati con la partecipazione di consorzi , associazioni, aziende. Nella sezione "equo" ci saranno i produttori del Sud del mondo, con i loro progetti di solidarietà e i loro prodotti alimentari. Tra questi, datteri di palma e melograni dalle oasi della Tunisia, prodotti a base di Aloe dal Tibet, miele dall’Etiopia, spezie e vaniglia da Madascar e Sri Lanka, olio d’oliva dalla Palestina. Info: www.modenabio2008.org

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