Consulenza aziendale, istituita la Fondazione che aiuta le imprese

Una Fondazione per offrire alle aziende agricole maggiori servizi di consulenza. E’ stata istituita questa mattina a Roma  la “Fondazione per i servizi di consulenza aziendale”, cui fanno parte il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori  Agronomi e Dottori Forestali (Conaf), la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari e il Collegio  Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati.

Gli obiettivi – La Fondazione si costituisce per rispondere al ruolo socio-economico svolto dal panorama della consulenza  professionale alle aziende agricole a garanzia del rispetto della condizionalità. In base ai criteri di gestione obbligatoria e delle buone condizioni agronomiche ed ambientali, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, la Fondazione ha lo scopo di sostenere i principi di consulenza aziendale, di valorizzare il ruolo e la funzione dei tecnici rappresentati dagli Ordini e Collegi fondatori diffondendo la conoscenza dei valori culturali, di competenze e professionalità che connotano le professioni degli Agronomi e Forestali, Veterinari e Agrotecnici.

La sicurezza alimentare – “L’Unione Europea – sottolinea il presidente della Fondazione Pantaleo Mercurio, e presidente Conaf – è attivamente impegnata per la sicurezza alimentare. Dai documenti programmatici, come il Libro Bianco, ai regolamenti operativi (es. il Reg. CE 178/02 sulla rintracciabilità obbligatoria), la Commissione ha voluto tutelare il consumatore, con un sistema di norme non sempre facilmente interpretabile e applicabile dalle imprese. C’è quindi la necessità che qualcuno sappia supportare le aziende, non perdendo di vista l’obiettivo principale: la sicurezza alimentare per tutti”. “In alcuni casi – spiega Roberto Orlandi (intervista audio), presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e Agrotecnici laureati – è necessaria un’analisi complessa dei punti critici dei processi produttivi aziendali e le conoscenze per innovare l’impresa e farle compiere un salto di qualità. La consulenza aziendale non è semplice assistenza tecnica, ma è un importante valore aggiunto per migliorare la competitività d’impresa e a salvaguardia del consumatore”.

Intensificare i controlli – Grazie al lavoro di concertazione si auspica di evitare gli scandali alimentari: “Anche Bruxelles si è accorta della necessità di avere una rete di tecnici qualificati – aggiunge Gaetano Penocchio, presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari italiani –, non solo per i controlli ma soprattutto per il lavoro quotidiano, a fianco delle aziende. Gli incentivi per la consulenza aziendale, inseriti nei prossimi Psr vanno in questa direzione. Il settore primario ha bisogno di servizi di consulenza e di controllo adeguati e consapevoli della nuova missione del settore agro-zootecnico, orientata verso produzioni connotate da irrinunciabili  valori di salute e di qualità”.

Le origini della Fondazione – Grazie ad una novità normativa dell’Unione Europea, datata 1 gennaio 2007, anche l’Italia è “obbligata” a creare servizi di consulenza aziendale erogati da privati. Questa era una possibilità che poteva essere sfruttata dalle Regioni, che hanno la competenza in materia, già nel precedente Psr 2000-2006, come è avvenuto in altri Paesi europei che da ormai cinque anni hanno aperto alle aziende agricole per le consulenze di tecnici privati. Con il Piano di sviluppo regionale 2007-2013, la misura 114 indirizza verso la consulenza aziendale svolta da professionisti, portando alla nascita della Fondazione per i servizi di consulenza aziendale. I programmi di sostegno allo sviluppo rurale, finanziati con il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), prevedono che la consulenza finanziata nell’ambito della misura 114 dei piani di sviluppo rurale 2007-2013 sia prestata da organismi in possesso di adeguate risorse: personale qualificato, mezzi tecnici ed amministrativi ed esperienza e affidabilità nella prestazione di consulenza.

Gli esempi di Toscana e Emilia Romagna – Sono soltanto due le regioni che attualmente hanno già adottato nei propri Psr: la Toscana, che nel proprio sito internet istituzionale ha pubblicato online i nominativi dei tecnici che sono abilitati a dare servizi di consulenza, senza alcuna limitazione; e l’Emilia Romagna. E, negli ultimi giorni, anche Lazio e Lombardia stanno andando in questa direzione. Mentre altre regioni, in questo lasso di tempo dall’entrata in vigore della normativa Ue, hanno tentato di “annacquare” la novità normativa inserendo blocchi che non permettessero la libera concorrenza nel mercato della consulenza aziendale. In pratica oggi avviene che, solo dopo che l’azienda ha usufruito una consulenza aziendale, l’Ue tramite le Regioni riconosce il rimborso delle spese sostenute dall’azienda stessa, per un rimborso complessivo da parte dell’ente regionale dell’80 per cento per una spesa di 1.500 euro. Questo avviene per qualunque professionista a cui si chieda la consulenza, che può essere scelto fra tecnici privati, le organizzazioni di categoria o altre associazioni.

Come iscriversi alla Fondazione – L’iscrizione alla Fondazione (costo iscrizione 50 euro per ogni professionista), avviene mettendosi in contatto con la sede del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e Agrotecnici laureati (Roma, Via dei Baullari, 3), può essere fatta dai tecnici iscritti ai tre albi professionali: Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari e Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati. Possono inoltre iscriversi anche i Periti agrari, in maniera autonoma, oppure come avvenuto in Lombardia a livello di ordine regionale.

Anna Savelli

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