Caccia: l’Italia chiede di reinserire lo storno tra le specie cacciabili

Un impegno forte per il reinserimento dello storno nell’elenco delle specie cacciabili. Lo hanno chiesto, i componenti della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati che si è riunita l’8 luglio, votando all’unanimità una risoluzione presentata dal deputato del Pdl, Carlo Nola, ma, dopo una correzione richiesta dal PD e sottoscritta da tutti i componenti. "Si tratta – afferma Susanna Cenni, deputata del Partito Democratico – di un passaggio importante.  Il nostro Paese sta vivendo, ormai da alcuni anni, una situazione che costringe Regioni e province a fare i conti con gli ingenti danni arrecati alle colture da questa specie dannosa ricorrendo costantemente ad atti di deroga. Il Ministro dell’agricoltura Paolo De Castro si era mosso, già nella scorsa legislatura, per avviare le procedure in sede comunitaria. La mozione votata oggi in commissione impegna questo Governo e l’attuale Ministro Luca Zaia a procedere”.
 
Più certezze – "Sono convinta – prosegue la deputata senese – che in Italia abbiamo un buon quadro normativo, in materia di attività venatoria,  rappresentato dalla legge 157 proprio per la capacità, dimostrata negli anni, di isolare le posizioni oltranziste, trovando punti di equilibrio tra prelievo venatorio e tutela delle specie. Ottenere il riconoscimento auspicato sullo storno – prosegue Cenni – potrebbe offrire maggiori certezze a Regioni e cacciatori, nonchè  indurre gli enti di programmazione una forte riduzione del ricorso alle deroghe. Su questo tema – conclude Cenni – un’importante convergenza di tutte le parti. Mi auguro che altrettanto possa avvenire sulla richiesta al governo di stralcio dell’Istituto Nazionale di fauna selvatica dal progetto dall’Istituto di ricerca per la protezione ambientale. Su questo punto i parlamentari PD hanno presentato un emendamento al decreto 112".

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