Il ministro Zaia lancia lo sciopero dell’ananas e consiglia la tradizione

"Abbiamo costruito insieme il nuovo rinascimento agricolo italiano, restituendo al settore il ruolo e l’immagine autorevole che gli spettano", ha affermato il ministro Luca Zaia, in occasione dell’incontro con i giornalisti, italiani e stranieri, organizzato al Mipaaf, in vista delle imminenti festività natalizie, per ringraziarli della rinnovata attenzione riservata all’agricoltura italiana e per tracciare un bilancio del lavoro svolto in questi primi otto mesi di lavoro.

L’agricoltura sta cambiando – "L’agricoltura italiana sta cambiando, ha affermato Zaia, e il vecchio stereotipo del contadino non esiste più. L’agricoltura è giovane, ha sottolineato il Ministro, ed infatti mi arrivano numerose richieste di ragazzi che, pur non essendo figli di agricoltori, vogliono intraprendere questa strada. A noi il compito di sostenerli e aiutarli, a voi quello di raccontare un mondo uscito finalmente dal cono d’ombra cui era stato relegato".

La qualità non è un lusso – "Sappiamo fare qualità, ha continuato il ministro Zaia, e la qualità non è un lusso, ma uno standard dell’agroalimentare italiano; stiamo infatti lavorando per la difesa del made in Italy, sia attraverso la valorizzazione del lavoro dei giovani che attraverso il Disegno di legge sulla competitività del sistema agroalimentare italiano che, per la prima volta, introduce nel nostro Paese l’obbligo di indicare l’origine dei prodotti in etichetta, che, ha sottolineato il Ministro, non vuole essere assolutamente un’angheria contro qualcuno".

W il made in Italy – "Mi immagino, ha spiegato il Ministro, il punto vendita del futuro in cui il consumatore può scegliere di dirigersi verso il comparto ‘made in Italy’ o quello internazionale, perché l’Europa delle multinazionali e dei gusti standardizzati non ci piace." Il Ministro ha poi rivolto un invito a tutti i presenti: "per Natale consumate e regalate i prodotti del territorio, come lo zampone ad esempio, abbiamo 4.500 prodotti tipici che sono il simbolo del nostro Paese; certo a dicembre non ci saranno tutti, ma almeno 2000 si"

Sciopero dell’ananas – "Dobbiamo lanciare lo sciopero dell’ananas, ha continuato il Ministro, e di tutti quei prodotti che nulla hanno a che vedere con l’agricoltura italiana. Sì, quindi, a zampone e cotechino. E no, invece, ai prodotti fuori stagione, che non appartengono alla nostra tradizione e che, spesso, vengono coltivati in Paesi dove è ancora possibile utilizzare insetticidi epatotossici, e talvolta, cancerogeni".

Allarme diossina – Per quanto riguarda l’allarme, scattato in questi giorni, per gli alti livelli di diossina trovati in alcuni maiali allevati in Irlanda, il Ministro ha sottolineato che "la carne di maiale è sicura se proviene dai nostri allevamenti ed inoltre possiamo garantire che in Italia i controlli funzionano; in un anno abbiamo effettuato oltre 8.000 controlli sulla qualità dei prodotti agroalimentari ed abbiamo inaugurato la stagione della ‘tolleranza zero’ per difendere produttori e consumatori".

Guida e alcol – In conclusione, il Ministro, rispondendo alla domanda di un giornalista sulla questione dell’utilizzo di alcolici e vino tra i giovani, ha affermato: "Per me chi guida non deve toccare alcool. Nella mia esperienza di presidente della Provincia di Treviso ho fatto un’esperienza che considero positiva, ha spiegato Zaia. Quando arrivai i morti erano 167 ed era la Provincia più a rischio per gli incidenti stradali, dopo uno sforzo congiunto di tutte le istituzioni, con un progetto ad hoc, siamo riusciti a dimezzare quei morti scendendo a 60-70". Zaia ha poi aggiunto che "sulla questione della sicurezza stradale mi affido all’esperienza e alle decisioni dei Ministri competenti."

 

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