Il futuro dello zucchero. La Uila avverte: “Non possiamo permetterci passi indietro”

“L’Italia, tra i maggiori consumatori di zucchero del continente, deve difendere la propria produzione bieticolo saccarifera con iniziative sia a livello nazionale sia europeo. Dopo il progressivo e drammatico ridimensionamento produttivo, a cui dal 2006 è stata sottoposta la filiera e che ha portato alla chiusura della maggior parte degli stabilimenti, è oggi più che mai necessario individuare misure per sostenere il settore e tutelare la produzione bieticola. In questo senso è fondamentale che aziende come la Coprob, anche nella prossima campagna, continuino a garantire una produzione nazionale di zucchero presidiando i più importanti bacini bieticoli come quello veneto ed emiliano”. Così Gabriele De Gasperis, segretario nazionale Uila, a margine dell’assemblea dei lavoratori dello stabilimento veneto della cooperativa CoproB.

Una filiera strategica “Non possiamo permetterci passi indietro perché una ulteriore diminuzione della capacità produttiva determinerebbe il collasso definitivo della filiera e dell’occupazione ad essa connessa” insiste De Gasperis. “E’ importante che oltre all’impegno finora messo in campo da lavoratori, sindacati e organizzazioni agricole continui la grande attenzione dimostrata dal Governo al settore, anche in sede Europea. Lo zucchero non può essere infatti considerata una semplice commodity, al contrario quella bieticolo saccarifera deve essere una filiera strategica per ogni paese. Di questo” prosegue il segretario nazionale “ci auguriamo che anche l’Europa, finalmente, si sia resa conto e auspichiamo che nella riunione del Gruppo di Alto Livello, che si terrà a Bruxelles la prossima settimana, si assumano le decisioni necessarie a garantire il mantenimento delle produzioni nei vari paesi”.

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