Bonifica, No toscano al commissariamento dei consorzi

 La proposta di Legge sui Consorzi di bonifica della Giunta regionale, che modificava i criteri di rappresentanza e “commissariava” tutti i consorzi, è uscita profondamente cambiata dall’esame delle Commissioni del Consiglio regionale; un risultato importante e positivo per la Cia Toscana, che nei giorni scorsi aveva espresso forti critiche di metodo e di merito al testo proposto. "Condividiamo la scelta fatta in Consiglio regionale sulle bonifiche – sottolinea il presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci – che modificando la proposta di Legge dell’assessore alle Risorse idriche Marco Betti, coniuga l’esigenza di adeguare la Legge toscana alle norme nazionali con quella di aprire un percorso concertato di riordino delle attività di bonifica". Una soluzione che accoglie le proposte che nei giorni scorsi erano pervenute dalla Cia Toscana, dall’Unione delle bonifiche e da altri soggetti.

L’intervento di Marco Failoni, presidenza regionale della Cia – "La modifica della Legge sulle bonifiche approvata dalle commissioni consiliari competenti disciplina la materia dei compensi agli amministratori dei consorzi, limitando l’indennità alla sola figura del Presidente (la norma nazionale prevedeva compensi per un massimo di tre amministratori) e prevedendo il solo rimborso delle spese per gli altri amministratori. Va registrato positivamente l’orientamento emerso nella discussione delle commissioni che, oltre ad approvare l’aggiornamento delle norme, promuoveranno l’adozione di un atto di indirizzo che impegni la Regione ad elaborare entro pochi mesi proposte organiche per la riorganizzazione della bonifica".

L’intervento di Giordano Pascucci presidente Cia Toscana – "Come sottolinea la Cia nel documento di proposte inviato alle istituzioni nei giorni scorsi, occorre definire un sistema unico di gestione, superando l’attuale caos di competenze, di sistemi di contribuzione e di rappresentanza che caratterizza la bonifica in Toscana. Riteniamo che oggi vi siano le condizioni per arrivare a soluzioni condivise in grado di migliorare la gestione del territorio valorizzando la sussidiarietà e la partecipazione e ottimizzando l’utilizzo delle risorse".

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