Wwf mette in una guida i pesci da pigliare

Dopo Francia, Hong Kong, Germania, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Polonia, Indonesia, Olanda, Sud Africa, il Wwf fa sbarcare anche in Italia una guida pratica al consumo consapevole dei prodotti del mare. Alla vigilia dei prossimi banchetti natalizi e per un carrello della spesa più intelligente in generale, Sai che pesci pigliare? ci dice quali specie di pesci, crostacei e molluschi scegliere al momento dell’acquisto, cosa consumare, avendo la ‘coscienza ecologica’ a posto, e cosa invece lasciar stare in mare.

Quali prendere – Semaforo verde per acciughe, per esempio, e per ostriche, rombi chiodati d’allevamento, sgombri; lampeggiante arancione per mazzancolle, astici, seppie, sogliole, salmoni, orate; stop-rosso per anguilla, tonno rosso, pesce spada  e altri ancora. Tutti tranquilli dunque nell’acquisto in pescheria per tutte le specie inserite nella lista verde: il WWF da il ‘via libera’ poiché questi pesci soddisfano gran parte dei criteri compatibili con la salvaguardia degli stock e con un prelievo in mare sostenibile. Nella lista gialla sono invece inserite quelle specie che, se consumate con elevata frequenza, potrebbero andare incontro ad impatti eccessivi, e dunque, più cautela al momento dell’acquisto.  I pesci elencati sotto il ‘semaforo rosso’ dovrebbero essere evitati del tutto: per loro anche un consumo ridotto può incidere sullo stato degli stock e, in taluni casi, la reperibilità del prodotto può avere elevati costi energetici senza garanzie di ridotti costi ambientali.

Formato tessera – La guida, prodotta in uno speciale formato ‘tessera’, è anche disponibile on-line sul sito del WWF Italia www.wwf.it. Il WWF ha anche prodotto uno speciale Ricettario “Le Stagioni della pesca” che propone un menù basato sulla disponibilità stagionale delle specie ittiche, un’altro dei criteri per un acquisto consapevole dei prodotti della pesca. La presentazione è avvenuta oggi a Roma, presso il Ristorante “Crudo”, con una degustazione di piatti a base di pesce appartenente alla lista ‘verde’ del WWF.

Mari più poveri – “Da quando negli anni Settanta è iniziata la fase di industrializzazione della pesca, si è registrato un progressivo impoverimento dei mari – commenta Marco Costantini, responsabile del Programma Mare del WWF Italia – ormai con sonar, echosounder, fishfinder, GIS-mapper e quant’altro è stato possibile non solo individuare i banchi, ma anche sapere la loro forma, le loro dimensioni, sapere che specie li costituiscono. Ripartire, da una scelta consapevole del consumatore ci è sembrato un primo passo per sconfiggere l’offerta omologata del mercato che trascura il valore del prodotto locale e stagionale, dimentica le tecniche di pesca selettive e si rivolge verso zone di pesca  ormai lontane e in molti casi impoverite.”

Pesca negli abissi – Inevitabilmente, con catture sempre inferiori, si è andati a caccia di nuovi stock sempre più in profondità, anche oltre i mille metri; si è andati sempre più al largo e quindi sempre più distanti dai luoghi effettivi di consumo – si pensi ai merluzzi in Cile alle spigole della Patagonia, agli scorfani della Mauritania – si sono utilizzate reti sempre più efficaci e si sono cominciate a trattenere a bordo e a vendere solo le specie più vantaggiose dal punto di vista economico, rigettando tutto il resto, creando così la “tragedia” del bycatch, ovvero il riversare in mare tonnellate e tonnellate di pesce buono da mangiare ma di scarso valore commerciale. Si è poi  passati in alcuni casi alla pesca illegale, non rispettando i limiti di cattura, le aree interdette, utilizzando attrezzi banditi ma estremamente efficaci.

Declino catture – Con il declino delle catture – dal 1994 al 2003 la cattura globale è calata del 13% –  la pesca, poi, si “è  enormemente globalizzata” e certe specie hanno cominciato a migrare a distanze maggiori da pescate che non da vive. Sulle tavole dei consumatori arriva pesce da tutto il mondo, spesso tanto trasformato da essere difficile da riconoscere. Il consumatore, continuando a pensare che il pesce venga da un mare a sé prossimo, non è più in grado di capire ‘che pesci pigliare’. E’ nella volontà di rendere questo mondo meno complesso e meno oscuro e nella convinzione che il consumatore possa avere un ruolo determinante nel cambiare il volto del mercato dei prodotti del mare, che va inserita la logica che sottende alle liste delle specie presentate nella guida tascabile Sai che pesci pigliare?.

Sai che pesci pigliare?
VIA LIBERA
Acciuga / alice FP Engraulis encrasicolus Mediterraneo (Italia)
Cefalo / cefalo labbrone FP Mugil cephalus / Chelon labrosus Mediterraneo (It)
Cozza / mitilo FA Mytilus galloprovincialis Mediterraneo (Italia)
Gamberetto/Schila FP Palaemon spp. Mediterraneo (Italia)
Leccia FP Lichia amia Mediterraneo (Italia)
Merluzzetto / cappellano FP Trisopterus minutus capelanus Mediterraneo (Italia)
Merluzzo del Pacifico S Gadus macrocephalus Pacifico
Ostrica FA Ostrea edulis Mediterraneo (Italia)
Palamita FP Sarda sarda Mediterraneo (Italia)
Pannocchia / canocchia (di nassa) FP Squilla mantis Mediterraneo (It)
Pollack S Pollachius pollachius Atlantico
Pollack dell’Alaska S Theragra chalcogramma Pacifico Settentr.
Rombo chiodato FA Psetta maxima Mediterraneo / Atlantico
Sgombro FP Scomber scombrus Mediterraneo
Sugarello FP Trachurus trachurus Mediterraneo (Italia)
Totano FP Illex coindetii Mediterraneo (Italia)
PRESTA ATTENZIONE
Gamberetto boreale FP Pandalus borealis Atlantico Sett. / Pacifico Sett.
Mazzancolla FA Penaeus spp. Asia Sud-Orientale
Melù / potassolo FP Micromesistius poutassou Mediterraneo (Italia)
Merlano / molo FP Merlangius merlangius Mediterraneo (Italia)
Ombrina boccadoro FA Argyrosomus regius Mediterraneo
Orata FA Sparus aurata Mediterraneo (Italia)
Pangasio FA Pangasius hyphothalmus acque dolci Asia Sud-Orientale
Persico a filetti FA Tilapia spp. acque dolci Asia Sud-Orientale
Salmone FA Salmo salar / Oncorhynchus spp. Atlantico / Pacifico
Sardina FP Sardina pilchardus Mediterraneo (Italia)
Seppia FP Sepia officinalis, Sepia (Sepiola) spp. Mediterraneo (Italia)
Sogliola FP Solea vulgaris Mediterraneo (Italia)
Spigola / branzino FA Dicentrarchus labrax Mediterraneo (Italia)
Triglia FP Mullus spp. Mediterraneo (Italia)
Vongola filippina FA Tapes philippinarum Mediterraneo (Italia)
FERMATI
Anguilla FA Anguilla anguilla Mediterraneo /Atlantico
Bianchetto FP Sardina pilchardus (giovanile) Mediterraneo (Italia)
Capasanta FP Pecten jacobaeus Mediterraneo / Atlantico
Cernia FP Epinephelus spp. Mediterraneo / Atlantico
Halibut della Groenlandia S Reinhardtius hippoglossoides Atlantico settentr.
Merluzzo bianco FP-S Gadus morhua Atlantico settentrionale
Nasello FP Merluccius merluccius Mediterraneo / Atlantico
Occhialone FP Pagellus bogaraveo Mediterraneo (Italia)
Platessa FP-S Pleuronectes platessa Atlantico
Pesce specchio S Hoplostethus spp. Atlantico / Pacifico
Pesce spada FP Xiphias gladius Mediterraneo
Rana pescatrice / coda di rospo FP-S Lophius piscatorius, L. budegassa Mediterraneo / Atlantico
Razze FP Raya spp. Mediterraneo / Atlantico
Squali FP-S Lamna nasus, Prionace glauca, Squalus spp. Mediterraneo / Atlantico
Tonno alalunga FP Thunnus alalunga Mediterraneo
Tonno rosso FP Thunnus thynnus Mediterraneo / Atlantico

SCHEDA – DATI SU CONSUMI (fonte ISMEA)

1. Consumi: Il periodo delle festività natalizie (9 dicembre 2007 – 5 gennaio 2008) ha fatto registrare, per gli acquisti domestici di prodotti ittici in Italia, la flessione tendenziale più marcata di tutto l’anno: la diminuzione dei quantitativi consumati in casa (poco più di 38.900 tonnellate) è stata del 4,9%, quella della spesa (oltre 423,5 milioni di euro) del 5,6%. In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2006, le famiglie hanno ridotto del 9,1% i consumi di prodotti ittici congelati sfusi, del 7,9% quelli dei prodotti freschi e decongelati sfusi e del 6,3% le richieste di congelato/surgelato ittico confezionato.

2. Consumi: È proseguita, anche a gennaio 2008 la flessione tendenziale dei consumi domestici di prodotti ittici: dopo il -4,9% in volume riscontrato a dicembre, la diminuzione della domanda, nel periodo in esame, è stata dell’1,1% rispetto a gennaio 2007, a fronte di un incremento dell’esborso dell’1%. Complessivamente le famiglie italiane hanno consumato in casa poco più di 34 mila tonnellate di prodotti ittici, spendendo oltre 337 milioni di euro. Si sono confermate in sensibile calo le richieste di prodotti congelati sfusi (-10,7%) e di quelli freschi e decongelati sfusi (-3,7%), mentre è da registrare, in questo mese, il buon andamento dei prodotti secchi, salati e affumicati sfusi e confezionati (+8,6%) e di quelli congelati/surgelati confezionati (+7,9%).

3. Settimana dal 24 al 30 novembre 2008 – Mercato all’ingrosso – Le condizioni meteorologiche negative che perdurano ormai da circa dieci giorni, hanno influito sull’attività di cattura della flotta nazionale; infatti, non poche marinerie hanno denunciato il limitato numero di battute di pesca a causa del mare molto mosso e di fenomeni temporaleschi. Di conseguenza, gli sbarchi dei prodotti ittici nei principali porti della penisola hanno fatto registrare un segno negativo rispetto alla settimana precedente. La richiesta è stata soddisfatta solo in parte e ciò ha comportato un ulteriore aumento dei prezzi che risultano piuttosto alti rispetto al periodo stagionale.

 

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