Quote latte: il Ministro Zaia pronto a miglioramenti in Parlamento

“Invito i contestatori a leggere bene il decreto sulle quote latte prima di formulare qualsiasi giudizio e incendiare le proteste”. Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia a margine della conferenza stampa di presentazione della rassegna “Primavera Prosecco DOC 2009”, svoltasi oggi presso il Ministero. “Abbiamo massimo rispetto del Parlamento – ha detto il Ministro – e del dibattito in sede parlamentare. Per noi non si tratta di un iter formale. Anzi, il passaggio dalle Commissioni e il confronto, anche serrato, ci consentiranno di migliorare questo provvedimento”.

Miglioramenti – “Saremo noi stessi – ha reso noto Zaia – a presentare degli emendamenti migliorativi per fare di questo decreto uno strumento ancora più efficace. Però voglio sfatare alcune leggende che circolano sul provvedimento e che non hanno ragione di esistere. La prima è che il calo del prezzo del latte dipende da questo decreto. I prezzi non vengono certo determinati per legge: i mercati sono stagnanti, prova ne sia che anche la Germania è in difficoltà. Nel nostro Paese entra latte a spot anche a 10-15 centesimi, vale a dire che cinque o sei litri di latte equivalgono a un caffè”.

Dicerie – “La seconda diceria che voglio smentire è che questo decreto è, di fatto, una sanatoria. Non è assolutamente vero: dopo 25 anni, questo è il primo decreto che fa pagare le multe a un interesse di oltre il sei per cento. Voglio ricordare che l’ultima rateizzazione, quella del 2003, è stata fatta ad interesse zero, quindi in pratica in regime di aiuti di Stato”.

Fondo per le aziende – Il Ministro ha poi precisato che il decreto riguarda innanzitutto la distribuzione delle quote latte, e ha affermato: “In tempi non sospetti, ho voluto io stesso inserire nel provvedimento un articolo che prevede la costituzione di un Fondo per ristrutturare i debiti delle aziende, i cui stanziamenti si possono eventualmente rimpinguare. Ma questo non ha nulla a che vedere con la distribuzione delle quote latte. Mi dispiace che ci sia qualcuno che vuol far passare come propria questa idea. Detto questo, da parte nostra c’è la più completa disponibilità, e ritengo che buona parte degli emendamenti che verranno presentati possano essere accolti”.

Il nemico è il mercato – “Invito tutti – ha concluso Zaia – a individuare chi è il vero nemico, che non è all’interno delle 40.000 stalle che producono latte ma è fuori: il vero nemico è il mercato. Dobbiamo armarci contro un mercato che è ostile, che non premia la qualità nazionale e che rischia di mettere in crisi l’intero comparto lattiero-caseario. Noi non siamo refrattari ad alcun tipo di confronto, ma pretendiamo che ciò avvenga nell’alveo della correttezza istituzionale e che si smetta di raccontare bugie, nelle varie assemblee organizzate in alcune parti d’Italia, su questo decreto”.

 

Informazione pubblicitaria