La dieta mediterranea per combattere la fame nel mondo

La dieta mediterranea come antidoto alla fame nel mondo. E’ la proposta lanciata dal  Sottosegretario alle politiche agricole alimentari e forestali Antonio Buonfiglio al G8 agricolo a Cison di Valmarino (Treviso).

Soluzioni contro la fame nel mondo – “Secondo le stime della Fao – ha detto il Sottosegretario –, la produzione agricola dovrebbe raddoppiare per sfamare i 6 Mld di cittadini del mondo, che saliranno a 9 miliardi entro il 2050. Questo ci costringe ad una riflessione importante sulla necessità di arrivare ad una nuova cultura del cibo, fondata sulla salubrità e la qualità. Garantire la sicurezza alimentare a tutte le popolazioni, infatti, non significa solo fare in modo che vi siano sufficienti approvvigionamenti per tutti, ma anche che il cibo di cui ci nutriamo abbia adeguate proprietà nutrizionali. In questo senso la Dieta mediterranea, ossia un regime basato su frutta, verdura, legumi, pesce e cereali, e su un uso moderato di carne, costituisce il modello alimentare più salubre, vicino ad un modello di agricoltura biologico e sostenibile”.

Dieta mediterranea leader – “La promozione di modelli produttivi basati sulla stagionalità e la prossimità – ha aggiunto Buonfiglio – trova quindi nella filosofia della Dieta mediterranea un alleato ideale. La volontà di questo G8 di potenziare l’economia rurale dei Paesi in via di sviluppo come quelli industrializzati, per trovare una strada nuova verso la soluzione di vecchi problemi, credo sia perfettamente in linea con questa filosofia. Nell’anno della presidenza italiana del G8 – ha continuato Buonfiglio – il nostro Paese ha dunque l’occasione di farsi portavoce di un modello di agricoltura sano ed equo. L’Italia è, tra l’altro, uno dei campioni della Dieta mediterranea nel mondo. A conferma della validità del modello italiano, i dati sull’export del nostro agroalimentare: nel 2008 si è registrato un aumento record del 13 per cento, facendo da traino alle esportazioni nazionali. I prodotti che hanno incrementato maggiormente le esportazioni sono proprio quelli alla base della Dieta mediterranea, come pasta, olio d’oliva e vino”.

Il G8 agricolo – Ai lavori del G8 agricolo ha partecipato nei giorni scorsi anche Letizia Moratti non in qualità di sindaco di Milano ma di Alto Commissario per l’Expo 2015, “il cui tema sarà proprio ‘feeding the planet’, nutrire il pianeta. E’ chiaro a chiunque che se si vuole nutrire il Pianeta bisogna partire dall’agricoltura”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari  e forestali Luca Zaia ha aperto la conferenza stampa conclusiva della giornata di lavori del G8 agricolo, presentando Letizia Moratti, primo cittadino di Milano e, appunto, Alto Commissario per l’Expo 2015, che vedrà ancora una volta l’Italia capofila del fronte dei Paesi impegnati nella lotta alla fame.

Bilancio del G8 – “Insieme alle Organizzazioni internazionali e ai componenti del G8, del G3 e del G5 – ha aggiunto il Ministro –  abbiamo naturalmente discusso di fame nel mondo, oltre che della Riforma della FAO e delle nuove opportunità che è necessario creare per gli agricoltori, come quelle offerte dal microcredito. Anche per questo la seduta ha avuto durata di quasi tre ore. Stiamo lavorando – ha detto ancora Zaia – per chiudere entro domani mattina la dichiarazione finale della Riunione dei Ministri dell’Agricoltura in vista del G8. Il confronto procede bene, non ci sono problemi, ma proposte e stimoli che ci spingono ad affinare la proposta sul tavolo”.

Rilancio per l’Africa – Rispondendo alle domande dei giornalisti della stampa estera, che chiedevano quali misure verranno predisposte in favore dell’Africa, il Ministro Zaia non ha inteso anticipare i risultati del vertice, ma ha spiegato che “l’Europa è il mercato più vicino al continente africano”. “Alcuni Paesi dell’Africa – ha aggiunto – come l’Egitto, ci hanno chiesto più opportunità sui mercati. Noi siamo per il mercato libero, ma bisognerà predisporre regole condivise e protocolli sulla sicurezza alimentare. Dovremo operare anche perché ai progetti di cooperazione si accompagnino maggiori controlli perché le risorse spese a sostegno di quelle agricolture arrivino sempre fino alla meta. Lo dico – ha spiegato Zaia – perché sappiamo che negli ultimi 10 anni, dei 1000 miliardi di dollari investiti in Africa, buona parte è servita a finanziare guerre, traffico di armi e comunque per scopi o fini lontani da quelli per i quali i fondi erano stati stanziati”.

I progetti di Expo 2015 – L’Alto Commissario per l’Expo 2015 Moratti ha illustrato poi alcuni dei progetti relativi alla manifestazione internazionale che verrà ospitata nel capoluogo lombardo. “L’Expo Italia 2015 – ha detto – contribuirà a predisporre gli strumenti necessari a raggiungere il primo obiettivo del Millennio: sradicare la fame nel mondo. A questo servirà il Centro per lo sviluppo sostenibile che avrà l’obiettivo di sviluppare capitale umano nei Paesi in via di sviluppo, in quelli di transizione e in tutte le aree vulnerabili. Vogliamo dare risposte al problema dell’accesso al cibo sicuro e sulla sicurezza alimentare, sviluppando interventi per l’incremento della produttività in agricoltura grazie alla meccanizzazione, per lo sviluppo di un’agricoltura urbana, periurbana e familiare e di strumenti innovativi come il microcredito e le rimesse degli immigrati applicati alle imprese del settore agricolo”.

 

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