In Giappone 1 bottiglia d’olio su 2 è italiana. Ma ancora in pochi lo consumano

Vetrina giapponese e coreana per l’olio extra vergine di oliva 100% qualità italiana di Unaprol. Il consorzio olivicolo italiano, nell’ambito del contratto di filiera realizzato con il cofinanziamento del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali prosegue in Asia la sua azione di sensibilizzazione nei Paesi dove è più alta la concentrazione di nuovi e giovani consumatori.
Prossime tappe il 25 e 27 novembre a Tokio e Seul nell’ambito di Vinitaly Japan e Korea organizzato da Veronafiere.

Export Sol Levante – L’Italia con quasi 15 mila tonnellate di prodotto detiene una quota di mercato superiore al 50% di tutto l’olio importato in Giappone. Il consumo procapite è però ancora molto basso: meno di 100ml a testa e non raggiunge nel totale il 2% di tutto il consumo dei grassi vegetali. In compenso l’olio extravergine italiano è considerato un prodotto di tendenza e alla moda che trova nella ristorazione d origine italiana il suo canale di distribuzione più dinamico. Anche in Corea, il paese tra le cinque economie emergenti dell’Asia, l’Italia detiene la pole position delle esportazioni. Si tratta però ancora di volumi molto ridotti e inferiori a quelli giapponesi che fanno però sperare in performance migliori grazie anche alle campagne di informazione sugli aspetti nutrizionali del prodotto.

Apripista – A fare da apripista in questi mercati è stata la ristorazione italiana che sta contribuendo a sviluppare in maniera considerevole la cultura della dieta mediterranea.  Il 30% dei clienti che frequentano ristoranti italiani in Giappone e Corea sono soprattutto di uomini d’affari. Questo target di consumatori giapponesi e coreani si considera cittadino del mondo,ha un reddito superiore e può permettersi uno stile di vita più elevato rispetto alla media nazionale.

Assaggi a Tokyo e Seul – A questa domanda del mercato risponde l’offerta di I.O.O.% qualità italiana di Unaprol. A Tokio presso il New Otani Hotel saranno organizzate domani 25 novembre prove di assaggio guidate dell’olio extra vergine di oliva di qualità 100% made in Italy. L’incontro tra la domanda e l’offerta del migliore prodotto italiano sarà preceduta da un seminario sull’oliveto Italia nel mondo e da un incontro con la stampa cui seguirà un workshop. Il 27 novembre si replica a Seul con un nuovo workshop presso presso il Grand Hyatt Hotel. E’ prevista la partecipazione di ristoratori, associazioni dei consumatori, nutrizionisti e buyer. Si punta ad esaltare gli aspetti salutistici e nutrizionali del prodotto, ma anche a sottolineare i pregi e la diversità degli oli extravergini di oliva di alta qualità italiana. In entrambe le tappe “scova l’intruso” (“Find the Fake”); test d’inizio per imparare a scegliere la qualità italiana in un mercato che ancora oggi non aiuta i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli.

 

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