Produzioni orticole di qualità, se ne parla ad Agrem 2010

Focus sulle produzioni orticole siciliane di qualità ad Agrem 2010. Venerdì 21 maggio a partire dalle 16,30 il convegno “Le produzioni orticole di qualità in Sicilia”, organizzato dal Gruppo Orto wic, nato un paio d’anni fa in seno all’Associazione Italiana Sementi (Assosementi), Sezione Sementi da orto.

Orto Wic – “Attualmente aderiscono al Gruppo ventuno aziende sementiere impegnate nella costante ricerca di innovazione varietale finalizzata al miglioramento qualitativo delle produzioni orticole nazionali – spiega Alessio Pigozzi, dal 2010 coordinatore del Gruppo Orto wic –. La ricerca genetica però da sola non basta, per raggiungere la massima qualità, salubrità e competitività, l’orticoltura italiana deve anche applicare buone pratiche colturali, garantire la tracciabilità lungo tutta la filiera produttiva della varietà utilizzata e respingere ogni forma di riproduzione illegale dei mezzi di moltiplicazione, sementi e piantine”.

Obiettivi del Gruppo – Qualità, salubrità delle produzioni e competitività degli operatori sono aspetti che il Gruppo tende a valorizzare attraverso una serie di iniziative che mirano alla sensibilizzazione e al coinvolgimento dell’intera filiera produttiva. In quest’ottica, e considerato che la Sicilia rappresenta un bacino produttivo estremamente importante per le produzioni orticole specializzate, si è sviluppata l’idea di ritrovarsi anche quest’anno a Vittoria, durante la XXVI edizione di Agrem. “L’orticoltura rappresenta un settore di punta dell’agricoltura italiana, con due realtà di eccellenza quali le produzioni altamente specializzate per il mercato, realizzate proprio in Sicilia, e la moltiplicazione delle sementi ortive”. Lo afferma Giuseppe Sammito, direttore del centro Seia di Vittoria e coordinatore dell’incontro, che continua: “Con oltre trecentomila ettari coltivati, le sementi ortive professionali raggiungono a livello nazionale un fatturato di circa 130-140 milioni di euro, il 30% del quale è ottenuto in Sicilia”. “L’incontro sarà l’occasione per parlare della stretta connessione tra competitività delle aziende orticole e innovazione varietale. Le nuove varietà, infatti, riuniscono le diverse caratteristiche tecnico-qualitative in grado di soddisfare al meglio le esigenze dell’intero mercato – conclude Pigozzi – e le aspettative dei coltivatori in materia di resistenze ai principali patogeni, di gestione integrata delle coltivazioni e di una migliore salubrità dei prodotti”. A tale riguardo, il Gruppo Orto wic ha promosso alcune iniziative mirate a contrastare ogni forma di riproduzione illegale delle varietà e valorizzare la tracciabilità delle stesse, sensibilizzando gli orticoltori dal rischio di utilizzare seme non  garantito, così come di ricorrere a determinate pratiche (taleaggio) che possono favorire la diffusione di patogeni e compromettere le produzioni, con ingenti danni per tutta la filiera.

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