Denuncia WWF, il Governo ha svenduto le spiagge ai privati

Il WWF considera di una gravità assoluta la possibilità di concessioni demaniali 90ennali per le spiagge italiane. Lo Stato ha ceduto clamorosamente e irresponsabilmente alle richieste dei gestori degli stabilimenti balneari, che dopo aver speculato per anni sui beni demaniali con guadagni enormi a fronte dei quali lo Stato riceveva cifre irrisorie, ottengono oggi tempi così lunghi da permettere un ulteriore incremento di infrastrutture con investimenti importanti che verranno comunque ammortizzati in tempi inferiori a quelli delle concessioni riconosciute.

Allarme – Le spiagge concesse ai privati sono in questo modo definitivamente sottratte ai cittadini. E’ sotto gli occhi di tutti che gli stabilimenti balneari, le cui concessioni sono raddoppiate negli ultimi decenni (da circa 5mila a circa 10mila) si sono trasformati in vere e proprie cittadelle, con negozi, ristoranti, palestre e centri benessere. E’ un processo di cementificazione, caratterizzato da innumerevoli abusi edilizi e violazione dei termini di concessione, che è letteralmente scappato di mano allo Stato e che il Governo legittima non riuscendo né a controllarlo né a gestirlo, anzi favorendolo con questi provvedimenti. Si è introdotto il presupposto per creare diritti da cui per un secolo sarà impossibile tornare indietro. Di fatto il Governo ha svenduto le spiagge italiane più accessibili e più remunerative.

 

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