Pesca in Alto Adriatico, sì del ministero a tavolo interregionale

“Ecco una buona notizia, che apre la strada a soluzioni specifiche per sostenere e riorganizzare il settore della pesca nell’Alto Adriatico, che ha caratteristiche fisiche e alieutiche del tutto diverse dagli altri mari che interessano l’Europa e il Nord Africa”. E’ soddisfatto l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, che commenta positivamente la lettera ricevuta oggi dal Ministero delle politiche agricole che convoca gli assessori di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia per il prossimo 15 settembre a Roma, nella sede della Direzione della Pesca Marittima, per un incontro specifico.

Soluzioni ad hoc – “La convocazione – ha spiegato Manzato – rappresenta una prima risposta positiva alla richiesta comune delle tre Regioni interessate a questo particolare braccio di mare, caratterizzato da una profondità media e da fondali che non trovano riscontro altrove. Per questo servono soluzioni ad hoc per dare risposte alla crisi del settore e alle esigenze di programmare modalità e azioni ‘su misura’ per contenere lo sforzo di pesca, favorire la riproduzione delle risorse, favorire le particolarità”.

Il tavolo – La richiesta dei tre assessori per un tavolo specifico era stata spedita al ministro Saverio Romano alla fine di luglio, dopo un ulteriore confronto sulla situazione del settore ittico nell’alto Adriatico, area dove nel febbraio del 2010 è stato costituito un Distretto della pesca che però deve ancora concretamente essere attivato. Le Regioni interessate, dal canto loro, hanno indicato come obiettivo prioritario la messa a punto di un programma di medio – lungo termine che concili la ristrutturazione e l’ammodernamento del comparto produttivo con la gestione delle emergenze nel breve periodo e hanno già chiesto di anticipare la conclusione del fermo pesca al 15 settembre e l’attivazione di bandi per l’arresto definitivo dei segmenti della piccola pesca e della raccolta delle vongole.

 

 

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