Valle del Chiese, esperienza rurale da vivere

Lo sviluppo turistico ed economico del territorio passa attraverso la valorizzazione del suo patrimonio rurale. È questo il leitmotiv che accompagna la nuova progettualità turistica promossa dal Consorzio della Valle del Chiese (www.visitchiese.it) per rilanciare il turismo locale mettendo al centro le risorse ambientali, culturali e storiche della zona e proseguire il percorso avviato nel 2009 con l’adesione al progetto europeo “Listen to the Voices of Villages”. Sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento – capofila tra i nove Paesi europei coinvolti – e dall’Università degli Studi di Trento – partner operativo del progetto – Listen è nato proprio con l’intento di rivalutare in chiave propositiva le potenzialità turistiche dei territori rurali puntando sulla promozione delle loro peculiarità culturali.

Trentino – La Valle del Chiese è uno dei tre territori del Trentino che, assieme alla Valle dei Mòcheni e all’area del Tesino e Vanoi, ha scelto di accogliere le potenzialità di questo progetto definendo una propria offerta turistica espressione degli elementi distintivi che caratterizzano la zona. Il Consorzio ha infatti messo in campo numerose iniziative che hanno portato alla definizione di un nuovo prodotto turistico di tipo esperienziale: percorsi guidati sul territorio e laboratori didattici legati alla sfera rurale dove i protagonisti, oltre ai turisti stessi, sono appunto i concetti di autenticità e genuinità dell’opera dell’uomo, sempre in armonia perfetta con l’ambiente circostante. “Il punto di forza di questo nuovo prodotto turistico è la sinergia che siamo riusciti a creare sul territorio; questa offerta è stata pensata come un’opportunità per l’intera Valle, per valorizzarne l’essenza rurale”, sottolinea Massimo Valenti, presidente del Consorzio turistico.

Ruralità – Le proposte del nuovo prodotto Esperienza Rurale hanno preso il via proprio in queste settimane con il rilancio del sentiero etnografico di Rio Caino, un percorso naturale tra i “mestieri del passato” e la cultura contadina, testimonianza del lavoro dell’uomo e del rapporto con il paesaggio: l’antica fucina del fabbro ferraio, le fornaci per la produzione della calce, il vecchio mulino, la tradizionale carbonaia, o “poiat” tradotto in gergo locale.  E per chi vuole “toccare con mano” la possibilità di partecipare ai laboratori esperienziali rivolti a famiglie e bambini, ma anche alle scuole, per imparare le tecniche più tradizionali della lavorazione dei prodotti locali: la farina – dal suggestivo mulino al caratteristico forno a legna -, il latte, il burro, i formaggi – dalla mungitura di mucche e capre alla trasformazione in caseificio -, il miele – dall’apiario e i suoi alveari alla smielatura -, le erbe officinali – dalla visita all’orto di Strega di Brigida alla classificazione di un piccolo erbario -. 

Attività – Un ricco programma di attività in calendario fino ad autunno inoltrato che nell’ultimo fine settimana di settembre (da venerdì 23 a domenica 25) la prima edizione di Mondo Contadino, una tre giorni di eventi dedicati alla sfera rurale che caratterizza la valle, un momento di incontro tra la gente, gli agricoltori, gli allevatori e gli artigiani per conoscere e apprezzare gli usi e costumi locali, assaporare i piatti tipici della tradizione enogastronomica trentina, come la polenta, detta anche l’”oro di Storo”, direttamente dagli alpeggi uno dei più antichi formaggi di montagna, la Spressa di Roncone, il salmerino e la trota, che in questo angolo del Trentino ricco di acque fresche ed ossigenate trovano il loro ambiente ideale. E per chi preferisce vivere l’esperienza rurale a stretto contatto con il territorio e il suo ambiente la possibilità di raggiungere malghe e rifugi d’alta quota a piedi, in mountain bike e, in alcuni casi, anche in auto, dove, oltre al privilegio di vedute uniche sulla vallata e le montagne circostanti è possibile concedersi il piacere di piatti tipici di montagna cucinati ancora con la sapienza di un tempo.
“Abbiamo scelto di puntare su questo tipo di offerta perché si tratta di un’opportunità di sviluppo complementare alle risorse che sono già presenti sul territorio, quella agricola in primis – commenta Fabio Sacco, neo direttore del Consorzio Valle del Chiese -. Il nostro obiettivo è creare sinergia tra gli elementi distintivi della valle e tradurli in una vera e propria esperienza di vacanza, in un’atmosfera semplice ed autentica”.

Da vedere – Sempre all’interno del progetto Listen durante l’estate è stata inoltre inaugurata la nuova vetrina olografica installata presso la sede del Consorzio Turistico della Valle del Chiese. Una “finestra touch screen” su tutta la Valle attiva 24h su 24, toccando lo schermo si aprono i diversi scenari attraverso i quali è possibile approfondire la conoscenza delle realtà rurali locali: il sentiero Etnografico del Rio Caino, il museo contadino di Casa Marascalchi, il Museo dell’antica civiltà di Bondo, Castel Romano, la dimora dei Lodron, i signori della Valle, o scoprire i borghi, le produzioni tipiche, le numerose esperienze rurali. E naturalmente la guida all’ospitalità completa di tutte le informazioni di servizio e il posizionamento sulla mappa interattiva delle strutture ricettive presenti in valle.
 

 

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