Un mare di frodi: nel 2012 73mila controlli della Guardia Costiera

“La continuità e la capillarità dei controlli effettuali dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera nel corso del 2012 hanno portato a risultati importanti. Si tratta di un’attività fondamentale per la tutela non solo della salute dei consumatori, ma anche delle risorse marine del nostro Paese. Un aspetto, quest’ultimo, che in una fase storica in cui gli stock ittici sono in costante diminuzione riveste una rilevanza capitale per il futuro dei nostri mari”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania ha commentato l’attività svolta nel 2012 dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera nel controllo e nella repressione dei fenomeni di illegalità nel settore della Pesca.

Controlli e risultati – Nel corso dell’anno che si è appena concluso, gli uomini della Guardia Costiera hanno effettuato un totale di 73.183 controlli, elevando 4.946 sanzioni amministrative per un importo totale di 7.690.443 Euro. Si è proceduto inoltre al sequestro complessivo di 699.366 chilogrammi di prodotto ittico. Gli illeciti maggiormente riscontrati nel corso di questi controlli sono stati la violazione sulle norme riguardanti la tracciabilità e l’etichettatura  , la pesca illegale e il mancato rispetto delle norme relative alla pesca sportiva. Le categorie di soggetti maggiormente colpita da sanzioni, in relazione al numero dei controlli, risultano essere quelle della ristorazione e delle “pescherie”. L’analisi del dato riferito all’intero periodo dell’anno evidenzia inoltre una predominanza di violazioni riscontrate nel mese di dicembre, dovuta all’incremento dei controlli a tutela dei cittadini in un periodo così delicato dell’anno che per “tradizione” registra un aumento della domanda da parte del consumatore.

In allegato la scheda statistica sui controlli della Guardia Costiera

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