Lavoro: da domani 1/6 200mila giovani in campagna, al via voucher

Durante l’estate 2013 saranno almeno duecentomila i giovani impegnati nelle campagne di raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia. E’ quanto stima la Coldiretti in occasione della divulgazione dei dati Istat sulla disoccupazione giovanile che ha raggiunto livelli record dal 1977, nel sottolineare che quest’anno dal primo giugno i giovani dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi possono essere remunerati con voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. L’estate coincide  – sottolinea la Coldiretti – con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne dove sono in corso le attività di raccolta di verdura e frutta come ciliegie, albicocche o pesche, fino alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre. Quest’anno – continua la Coldiretti – il maltempo ha colpito duramente soprattutto al nord con danni e ritardi di maturazione per le coltivazioni come frutta e verdura ed pertanto è opportuno rivolgersi direttamente alle aziende agricole per verificare le opportunità di lavoro. Secondo un sondaggio Coldiretti/Swg il 76 per cento dei giovani studenti italiani è disponibile a partecipare alla vendemmia e alla raccolta della frutta che è in partenza nelle campagne italiane. Per gli studenti – continua la Coldiretti – lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del  lavoro con una giusta remunerazione, anche fare una esperienza diretta con la natura, i suoi prodotti e una cultura che ha fatto dell’Italia un Paese da primato a livello internazionale nell’offerta di alimenti e vini di qualità. Una occasione per conoscere la genuinità e le caratteristiche dei veri prodotti del Made in Italy per impararli a distinguere da quelli importatati spacciati come nazionali anche – precisa la Coldiretti – sugli scaffali dei mercati al momento di fare la spesa. I “voucher” – conclude la Coldiretti – rappresentano uno strumento che offre anche interessanti opportunità di integrazione al reddito a categorie particolarmente deboli o in difficoltà come cassaintegrati e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo.

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