Vendita diretta in azienda agricola: scontrino o ricevuta fiscale?

Ne avevamo parlato un po’ di tempo fa ma il tema è sempre attuale. Continuano infatti le segnalazioni di verbali e multe anche consistenti, da parte della Guardia di Finanza per l’errata emissione degli scontrini fiscali da parte di imprenditori agricoli che effettuano vendita diretta nei posteggi fissi.

contadino_vendita_diretta_policoroIn particolare, viene contestata l’emissione dello scontrino fiscale manuale in luogo dello scontrino con il registratore di cassa. Si tratta di una contestazione esclusivamente formale, alla quale fino ad oggi non sono state determinate sanzioni definitive di natura amministrativa. Il produttore agricolo è obbligato all’emissione della certificazione fiscale in caso di acquisto da parte di un privato nei seguenti casi:
a)    Ha optato per il regime di determinazione ordinaria dell’IVA;
b)    L’acquirente privato richiede espressamente la fattura;
c)    In caso di cessioni di beni non comprese nella prima parte della tabella A allegata al Dpr633/72 (es. marmellate, succhi di frutta, grappa, carne, ecc.).
Se il produttore agricolo ha optato per il regime ordinario di determinazione dell’IVA ed effettua la vendita diretta al privato consumatore, deve emettere obbligatoriamente lo scontrino fiscale o la ricevuta fiscale. scontrinofiscale72.jpg

Lo scontrino fiscale può essere emesso da un registratore di cassa, oppure manuale-cartaceo. Lo scontrino manuale può essere utilizzato se le operazioni certificate non superano le 4mila/anno, e se i prodotti in vendita non interessano più di tre tabelle merceologiche. Se effettua la vendita in azienda o in forma itinerante, può scegliere se dotarsi del registratore di cassa, se rilasciare lo scontrino manuale, la ricevuta fiscale o addirittura la fattura. Se ha un posteggio fisso invece, può scegliere tra il registratore di cassa, la ricevuta fiscale o la fattura. Per questa ultima forma di vendita diretta, quindi, non è possibile utilizzare lo scontrino manuale. Raccomandiamo di annotare nei registri IVA l’acquisto effettuato sia della ricevuta fiscale che degli scontrini manuali, e di registrare a fine giornata, anche se il termine sarebbe più ampio, gli incassi sul registro dei corrispettivi.

 

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