OCM, ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Domande di contributo fino al 28 febbraio

Sta per concludersi la campagna 2014/2015 per la presentazione delle domande relative al contributo per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti la cui scadenza è fissata al 28 Febbraio 2015.
La Regione Toscana ha impegnato circa 17 milioni di € per questa annualità, ritenendo la misura strategica per il rinnovamento della viticoltura regionale. Dei 17 milioni circa 10 sono già in fase di erogazione per coprire tutte le domande della precedente campagna 2013/2014 . Infatti, come stabilito dal bando regionale, le domande ammissibili, ma non finanziate per per carenza di fondi rimangono in graduatoria e diventano prioritariamente finanziabili nella annualità successiva. Per questa ragione le aziende interessate dovranno fornire la documentazione necessaria al pagamento (richiesta collaudo del vigneto se già terminato o fidejussione per il pagamento anticipato) entro il 06 Marzo prossimo.
Per la corrente annualità possono ancora presentare la domanda di contributo tutti i conduttori di superfici vitate o detentori di diritti di reimpianto iscritti nel Registro dei diritti qualificati come imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile.

Il contributo unitario è fissato ad un massimo di 19.000€ /Ha, (elevabile fino a 22.000 euro ad ettaro nelle zone di particolare valenza ambientale e paesaggistica) suddivisi in: massimo 14.800€/Ha per le spese di impianto, massimo 1.200€/Ha per le spese di estirpazione dei vigneti esistenti e massimo 3.000€/Ha per la compensazione dei mancati redditi derivanti dalla estirpazione dei vigneti esistenti.
Come per la passata campagna 2013/2014 è richiesta, in fase di progettazione dell’intervento, una precisa e puntuale individuazione delle opere da realizzare quali disposizione del vigneto sul terreno, numero di filari, sesti di impianto, tipologia dei materiali utilizzati  finalizzata alla redazione di un preciso computo metrico estimativo preventivo, che risulta pertanto determinante ai fini della quantificazione degli importi a contributo. Vi è poi la possibilità di finanziare una serie di operazioni precedentemente non ammissibili (esempio la predisposizione dell’impianto di irrigazione di soccorso)
 
Altra novità piuttosto importante sono le tempistiche di esecuzione e conclusione dei lavori che oggi sono fissate in 2 campagne finanziarie successive a quella in cui viene erogato il contributo (la campagna decorre dal 16/10 di ogni anno fino al 15/10 dell’anno successivo). E’ poi prevista una rendicontazione intermedia delle spese sostenute e di quelle ancora da sostenere da presentare sempre entro il 15 ottobre di ciascun anno. Per la domanda di sostegno è obbligatorio aver presentato, se dovuta, la dichiarazione di vendemmia e di produzione riferita all’UTE oggetto dell’intervento, nelle tre campagne antecedenti quella in cui viene presentata la domanda di sostegno, ovvero, qualora il richiedente sia conduttore dell’UTE da un periodo inferiore,  dalla data di effettiva conduzione.
Qualora ricorra il caso è necessaria una Dichiarazione che giustifichi la mancata comunicazione delle dichiarazioni di vendemmia e produzione (in caso di assenza di una o più dichiarazioni nei 3 anni precedenti la domanda); aver completato, sulle superfici vitate oggetto di intervento, le operazioni di allineamento del dato di superficie registrato nello schedario con il dato presente nel GIS (se ne ricorre il caso); essere in regola con il DURC  (versamenti di contribuzione INPS e INAIL).

La superficie minima ammessa è fissata in 0,5 ettari per UTE. Per le UTE che al momento della presentazione della domanda hanno una superficie vitata pari o inferiore ad 1 ettaro la superficie minima di intervento è fissata in 0,3 ettari. Per gli interventi realizzati nelle zone di produzione dei vini a denominazione di origine protetta Candia dei Colli Apuani, Colli di Luni, Ansonica Costa dell’Argentario, limitatamente al comune di Monte Argentario, Elba, nonché nel territorio delle isole toscane, la superficie minima di intervento è pari a 0,25 ettari per UTE. Relativamente agli impegni a cui attenersi, il richiedente di non dovrà estirpare  il vigneto finanziato per almeno 5 anni a partire dalla data di accertamento finale dei lavori e dovranno essere rispettate nell’intera azienda i criteri di gestione obbligatoria e le buone condizioni agronomiche e ambientali di cui agli articoli da 4 a 6 e allegati II e III del regolamento (CE) n. 73/2009 (condizionalità), così come definiti dalla normativa regionale, nei tre anni successivi alla riscossione del contribuito. Il mancato rispetto comporta l’applicazione di sanzioni e decurtazioni del premio  e controlli ripetuti negli anni a seguire per la verifica dell’applicazione di azioni correttive. Gli uffici CIA sono a disposizione per fornire la consulenza necessaria e per la predisposizione delle domande che sono compilabili e presentabili tramite il portale ARTEA

(Gianni Brandani – Cia Siena – Dimensione Agricoltura, febbraio 2015)

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