Il polo delle carni italiane nasce ad Agriumbria

Le aspettative degli imprenditori agricoli e agroindustriali di poter verificare, in occasione della 47.ma edizione di Agriumbria (Mostra Nazionale dell’Agricoltura, Zootecnia, Alimentazione – 27-28-29 marzo 2015 – Quartiere fieristico di Bastia Umbra – Perugia) soluzioni progettuali tecniche per la conduzione delle aziende agricole modulabili a seconda dei differenti indirizzi colturali e delle dimensioni produttive, troveranno ancora una volta un riscontro positivo nella selettiva diversificazione merceologica che la manifestazione umbra presenta nelle tre giornate fieristiche. Un obiettivo divenuto un risultato acquisito già nelle precedenti edizioni proponendo modelli di multifunzionalità intersettoriale dinamici e flessibili che consentono di valutare quale forma di conduzione delle aziende risponda meglio alle differenti realtà territoriali. Una aspettativa che non viene delusa neanche quest’anno con il “tutto esaurito” degli spazi espositivi, a conferma che l’innovazione tecnologica presentata nei diversi settori merceologici e i momenti convegnistici rappresentano un’occasione per gli operatori economici al fine di valutare quali opportunità sussistono per programmare investimenti sulla base delle misure finanziarie previste dalla PAC 2014-2020 e dai PSR.

La 47.ma edizione di Agriumbria – sottolinea il Presidente di Umbriafiere S.p.A. Lazzaro Bogliari – è l’occasione per verificare quali punti critici permangono per l’agricoltura e per l’agroalimentare a conclusione dell’operatività della passata PAC (2007-2013) e per individuare le fattibili soluzioni da adottare utili a delineare le future linee di programmazione e di pianificazione, tenuto conto degli indirizzi e delle misure finanziarie disponibili stabilite dalla nuova PAC. La zootecnia sarà ancora una volta una delle protagoniste di Agriumbria 2015 con mostre nazionali e interregionali, con rassegne e concorsi riservati a specie e razze che nel corso delle tre giornate fieristiche si confronteranno per confermare l’elevato livello genealogico del nostro patrimonio zootecnico. Una opportunità – fa presente il Presidente Bogliari – per verificare i risultati raggiunti nella valorizzazione delle biodiversità in termini di selezione ottenuta con il fattivo impegno degli allevatori. A tale scopo, Umbriafiere S.p.A, – ribadisce il Presidente Lazzaro Bogliari –intende svolgere in collaborazione con istituzioni pubbliche, università e AIA, rendendosi promotrice di eventi tecnici e divulgativi, non solo in occasione di Agriumbria, avendo come obiettivo la ridefinizione di “proposte fattibili” in grado di indicare modelli di produzione di carne italiana che nella loro differenziazione dimensionale e organizzativa, siano nelle condizioni di rappresentare la dinamica dei mercati e dei consumi, proponendo un prodotto nazionale di qualità certificata e con elevate caratteristiche nutraceutiche.

Polo carni – La decisione di ufficializzare la manifestazione umbra come “Polo delle Carni Italiane” – sottolinea il Presidente Bogliari – è motivato dalla necessità di attivare un piano organico di interventi finalizzati a incentivare linee di selettiva produzione di carne tenuto conto anche degli indirizzi contenuti nella nuova PAC 2014-2020. Il mantenimento degli aiuti accoppiati previsto dalla nuova PAC lasciando agli Stati membri la scelta dei settori cui riservare tale regime – fa presente il Presidente Bogliari – rappresenta una opportunità che riserva agli allevatori adeguate misure finanziarie per proseguire nella selezione genealogica, nella tecnologia dei sistemi di alimentazione e nella prevenzione sanitaria degli allevamenti: interventi necessari per proseguire nella valorizzazione e nell’affermazione delle carni italiane. Un “Polo delle carni italiane” che Umbriafiere ha promosso anche con incontri organizzati presso le ARA dell’Abruzzo, della Puglia, della Basilicata e della Campania, invitando gli allevatori a essere presenti ad Agriumbria 2015 per partecipare alle diverse mostre e agli incontri che evidenzieranno l’elevata genealogia del patrimonio zootecnico. A tale scopo, Umbriafiere e AIA-Italialleva, in collaborazione con le Associazioni Nazionali di Specie e di Razze organizzano, nelle tre giornate fieristiche, “percorsi guidati” allo scopo di offrire elementi conoscitivi di valutazione sullo “stato” della selezione condotta nel nostro patrimonio zootecnico. Percorso guidato che verrà integrato con l’allestimento di un centro di assaggio a base di carne organizzato in apposito spazio da Italialleva: iniziativa con la quale si propone la promozione al consumo di carni di differenti specie e razze (bovini, ovicaprini, suini, ecc). In apposite aree espositive del quartiere fieristico si svolgeranno le Mostre Nazionali dei bovini Limusine e Charolaise, degli ovini di razza Appenninica e le interregionali dei bovini di razza Chianina e Frisona.

Razze – Saranno inoltre presenti nuclei selezionati di bovini di razza Marchigiana, Romagnola, Podolica, Maremmana, Piemontese e Pezzata Rossa. Il Consorzio di tutela IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”, organizzerà degli eventi promozionali per la valorizzazione dei diversi tagli di carne. Sono inoltre previsti momenti convegnistici organizzati dalle diverse Associazioni di specie e di razza.
Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia sarà presente con un programma di eventi promossi per EXPO 2015 che avranno come tema la filiera zootecnica.

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