Alle radici del Chianti Classico. La Barone Ricasoli presenta il nuovo ‘Brolio Bettino’ Docg

Il futuro è guardare all’antico, ricontestualizzando la visione del passato per renderla contemporanea.
Un messaggio di profonda suggestione, quello che lega il nuovo Chianti Classico Docg Brolio Bettino Barone Ricasoli alle proprie radici, alla propria storia, all’identità di un nobile casato con la propria terra, in uno degli angoli di Toscana più belli e suggestivi.

Un Sangiovese – che sarà in commercio da lunedì 9 novembre con l’annata 2013 – che si ispira alla storia fondante del Chianti, al raffinato sapere di un grande uomo, capace, con le proprie intuizioni, di trasformare quello che fino ad allora era stato un vino quasi sconosciuto al di fuori dei confini del Regno d’Italia, in un prodotto da invecchiamento e da esportazione, in grado di confrontarsi sui mercati internazionali.

Dobbiamo a Bettino Ricasoli, infatti, la più importante intuizione produttiva, quella cioè di unire al Sangiovese il Canaiolo, lavorando inoltre su innovative tecniche di vinificazione, per quel tempo, siamo nel 1872, davvero impensabili. Per questo il Chianti Classico a lui dedicato profuma di storia e di tradizione: perché richiama idealmente quello stile, quella visione, quel raffinato opificio di alto artigianato. Il Sangiovese di Brolio trova così la sua espressione più vera: affinato in botti grandi e non filtrato, diventa icona di classicità e sobria eleganza. Il passato si invera nel presente, non per citazione calligrafica e gusto per il passato fine a se stesso ma per insegnamento e dedizione. Come la paziente storia dei giorni insegna.

Andamento Stagionale – L’autunno 2012 e l’inverno 2012-2013 sono stati tra i più piovosi degli ultimi anni. I terreni sono rimasti intrisi di acqua per tutto l’inverno, garantendo una buona riserva idrica. La vera primavera è iniziata il 10 aprile, quando sono terminate le piogge e le temperature hanno avuto un’impennata improvvisa, con medie giornaliere decisamente alte. Terreni ricchi di acqua, temperature elevate, irraggiamento solare hanno permesso ai grappoli di formarsi uniformemente. L’estate è trascorsa con valori nella media, temperature estive di giorno, ma abbastanza basse di notte che hanno permesso una perfetta maturazione delle uve sia sotto l’aspetto  tecnologico sia polifenolico.
Il Sangiovese è stato raccolto dal 27 settembre al 10 ottobre.

NOTE DI DEGUSTAZIONE – Rubino vivo e intenso, fresche note di frutta rossa matura ed evidenti sentori speziati di erbe aromatiche. Al gusto appare ampio nel volume, grintoso con note calde mature e minerali. Di buona beva e ricchezza gustativa.

PER SAPERNE DI PIU’ Siamo onesti! Bettino Ricasoli, il barone che volle l’unità d’Italia

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