Olio, rilancio del settore nel 2016 con il Piano olivicolo e accordo di filiera

Il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha incontrato oggi a Roma al Ministero Giovanni Zucchi, Presidente di Assitol, Associazione italiana dell’Industria Olearia. Durante l’incontro si è discusso dell’importante accordo di filiera raggiunto per l’olio italiano di qualità, utile anche nella fase attuativa del Piano olivicolo nazionale. Proprio su questo fronte è stato confermato l’impegno di tutte le risorse finanziarie previste, con la concreta attuazione prevista per il 2016. Allo stesso tempo si è condivisa l’opportunità di un momento di lavoro congiunto tra Mipaaf e direttivo Assitol, con una giornata di focus che si svolgerà a gennaio.
 
Il commento di Martina – “Con l’accordo di filiera siglato pochi giorni fa – dichiara il Ministro Martina – si apre una stagione nuova per l’olio di oliva italiano, un momento di svolta per il settore dopo l’annata complicata del 2014. Il Piano olivicolo nazionale è pronto e lo porteremo ad attuazione con l’obiettivo di sostenere il reddito degli olivicoltori, aumentare la produzione nazionale e proseguire sulla strada del miglioramento qualitativo. Ho apprezzato in questo quadro l’impegno di Assitol per rafforzare l’intero sistema olivicolo e oleario nazionale. Parliamo di un settore che vale più di 3 miliardi di euro e che rappresenta uno dei più importanti prodotti del Made in Italy agroalimentare. Per valorizzarlo ancora bisogna puntare a un lavoro di squadra e aumentare il livello di conoscenza e di consumo da parte dei consumatori. La Giornata nazionale dell’olio extravergine d’oliva italiano di oggi va proprio in questa giusta direzione”.

Colomba Mongiello (Pd): “Legge ‘salva olio’, Piano Olivicolo Nazionale e Piano straordinario Made in Italy strumenti per affrontare agropirati e calo consumi” – “L’olio Made in Italy è oggetto di continui attacchi di agropiraterie e sconta in negativo le ingannevoli tecniche commerciali che anche marchi blasonati hanno messo in campo pur di attenuare il calo di consumo”. Lo afferma l’on. Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione, commentando i risultati dell’indagine Coldiretti presentata a Bari in occasione della giornata nazionale dell’extravergine italiano. “E’ giusto riconoscere a Coldiretti il merito di aver tenuto alta la bandiera della legalità – continua Mongiello – E’ una battaglia che condividiamo da anni e che conduciamo con sempre maggiore successo grazie alla legge ‘salva olio’ approvata poco meno di due anni fa con il consenso unanime del Parlamento ed il sostegno pressoché unanime del mondo agricolo.
Un presidio di legalità e sicurezza che stiamo cercando di rafforzare proprio nella parte del contrasto all’agropirateria con il contributo dei magistrati in prima linea contro le frodi e dell’Osservatorio di Coldiretti guidato da Giancarlo Caselli.

Difendere e valorizzare il lavoro di chi produce qualità è ancor più necessario in un mercato che non sembra attribuire alcun valore aggiunto agli investimenti per migliorare il prodotto e la sua salubrità. Un mercato che svaluta l’olio e, con esso, la nostra identità produttiva e sociale. Dobbiamo scongiurare il rischio dell’omologazione al ribasso della produzione e dobbiamo incrementare la nostra capacità e qualità produttiva. Questo è il senso del Piano Olivicolo Nazionale che non dovrebbe tardare a partire, insieme alle misure straordinarie adottate per fronteggiare l’emergenza xylella. In entrambi i casi è stato fondamentale l’apporto dei parlamentari pugliesi del PD che hanno saputo fare sintesi tra loro e costruire la filiera istituzionale territoriale che ha prodotto uno stanziamento complessivo di 43 milioni, 32 per il PON e 11 per la xylella, a vantaggio dell’olivicoltura. Ora che le risorse ci sono, e ce ne potrebbero essere ancora di più con l’apporto delle Regioni, abbiamo il dovere di metterle a frutto nel modo più efficiente ed efficace, accelerando sull’innovazione produttiva ed incrementando gli investimenti nelle reti commerciali. Il Piano straordinario per il Made in Italy – conclude Colomba Mongiello – offre un’opportunità straordinaria ai grandi e ai piccoli marchi, a cui è garantito sostegno per penetrare i mercati nordamericani e contrastare l’italian sounding là dove il suo peso finanziario e commerciale si avverte maggiormente”.

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