Pesca e acquacoltura. Un patto per aumentare il prodotto e difendere le zone costiere

Utilizzare al meglio il territorio e le comunità costiere che sono un patrimonio di conoscenza dell’intero Paese insostituibile e prezioso. E’ questo l’obiettivo del progetto di Federpesca e API (Associazione Piscicoltori Italiani) “Valorizzazione delle tradizioni alimentari locali,dei prodotti tipici, biologici e di qualità, anche attraverso l’istituzione di consorzi volontari per la tutela del pesce di qualità, pure in forma di organizzazioni di produttori”, presentato a Roma nella sede di Confagricoltura.

tonni_capoverdeSalvaguardia specie ittiche Il piano di intervento si collega alle iniziative del ministero delle Politiche agricole adottate nei comparti della pesca e dell’acquacoltura e prevede di attuare una politica educativa, informativa e alimentare finalizzata a sensibilizzare gli addetti ai lavori di questi settori, gli stakeholders e le amministrazioni collegate. Lo stato di sfruttamento di alcune specie di pesce evidenzia ancora una condizione di sovra pesca, nonostante il fermo definitivo di alcune imbarcazioni, e quindi la necessità di rendere maggiormente compatibili le modalità e l’intensità del prelievo con la potenzialità biologica di rinnovamento delle risorse. In quest’ottica, al ruolo fondamentale dei prodotti ittici catturati dalla pesca in mare, va associato il contributo dei prodotti provenienti dall’acquacoltura italiana, necessario complemento quali-quantitativo alla richiesta del mercato in continua crescita.

Produzione e consumi L’acquacoltura oggi fornisce già la metà di tutto il pesce consumato, con una produzione media annuale di 65.000 tonnellate, una produzione lorda vendibile di 340 milioni di euro distribuita in circa un migliaio di siti produttivi, concentrati per il 60% nel Nord d’Italia, per il 18% al Centro, e per il restante 22% al Sud. E le sue potenzialità di crescita sono  molto elevate. L’acquacoltura, dunque, rappresenta l’unica possibilità per soddisfare la domanda crescente di pesce, mantenendo le quote di pescato a livelli sostenibili.

Nuove informazioni per i pescatori Il progetto di Federpesca e API, che per l’occasione si sono costituite in Associazione temporanea di scopo, si propone di informare gli operatori dei due comparti sulle misure idonee a garantire le migliori condizioni di gestione delle attività di produzione e commercializzazione dei loro prodotti, valorizzandone le tradizioni e promuovendone la tipicità, attraverso la creazione di Organizzazioni di Produttori o altre forme di associazionismo. Trasferire informazioni sulle nuove esigenze del settore, al fine di aumentarne la competitività in un’ottica di sostenibilità (rispetto dell’ambiente, benessere del pesce, sicurezza alimentare). Accrescere la competenza degli addetti ai lavori attraverso il trasferimento di conoscenze specifiche. Promuovere il settore e i suoi prodotti attraverso azioni di comunicazione basate sulla valorizzazione della qualità, della tipicità e delle tradizioni alimentari locali, attraverso la creazione di marchi collettivi.

Iniziative Il progetto si articolerà attraverso workshop condotti da esperti del settore, che si svolgeranno in diverse zone d’Italia, da Nord a Sud, accumunate dalla presenza di un commercio basato sia sulla pesca, sia sull’acquacoltura: Chioggia, Piombino, Brindisi, Stintino.

 

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