Novità Equitalia. La ‘rottamazione’ delle cartelle di pagamento

Riduzioni sostanziali sugli interessi e sanzioni per le cartelle di pagamento. Questa ‘l’ultima offerta’ prima della liquidazione di Equitalia. L’esattoria versione 2000 verrà acquisita dall’Agenzia delle Entrate e continuerà, con un vestito diverso e magari con comportamenti meno aggressivi (ma non ci contate più di tanto!) ad incassare quanto dovuto dai cittadini italiani alle casse di comuni, regioni, Istituti previdenziali, erario.

equitaliaRitorniamo al tema Il contribuente che ha una pendenza tributaria, previdenziale o sanzionatoria (fatte salve alcune eccezioni che vedremo più avanti), potrà richiedere la rottamazione delle cartelle di pagamento, beneficiando di una consistente riduzione dell’importo. Con la presentazione della richiesta poi, Equitalia dovrà fermare le azioni esecutive attivate nei confronti dello stesso contribuente. Il decreto fiscale di accompagnamento alla legge di stabilità 2017, dispone la possibilità di ridurre gli importi iscritti a ruolo con la cartella di pagamento, tramite l’abbattimento delle sanzioni amministrative e degli interessi di mora. Saranno quindi comunque dovute, le eventuali imposte o contributi, gli aggi per la riscossione, le spese di notifica, le spese per le procedure esecutive, gli interessi per la ritardata iscrizione a ruolo. Sono interessate dalla definizione agevolata gli importi iscritti a ruolo dal 2000 al 2015. Potranno accedere alla definizione agevolata anche i debitori che hanno rateizzazioni in corso con Equitalia, se in regola con tutti i pagamenti in scadenza dal primo ottobre al 31 dicembre 2016. Sono esclusi dalla definizione agevolata l’IVA riscossa all’importazione, il recupero degli aiuti di Stato, i ruoli connessi a condanne della Corte dei Conti, i ruoli relativi a provvedimenti e sentenze penali. Il contribuente deve presentare la domanda di rottamazione entro il 22 gennaio 2017, utilizzando una specifica modulistica che verrà predisposta da Equitalia. L’importo potrà essere pagato in unica soluzione o rateizzato in massimo 4 rate da pagare entro il 15 marzo 2018. La presentazione della richiesta di rottamazione non sblocca eventuali fermi amministrativi ed ipoteche. I termini di prescrizione e decadenza inerenti le pendenze oggetto della richiesta si fermano. La riduzione media della cartella è stimata attorno al 20-30% per i debiti più recenti, fino ad arrivare al 50% per quelli risalenti al 2000.

Attenzione Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento di una rata, determina la decadenza dalla definizione agevolata, con il ripristino delle misure cautelari o esecutive sulle somme ancora dovute e l’impossibilità di accedere ad una nuova rateazione.

 

 

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