Appello al Mipaaf. Senatore Stefàno: «Va recuperato termine ‘Negramaro’»

DARIO STEFANO

Recuperare la denominazione ‘Negramaro’ nel Registro Nazionale delle Varietà. È la richiesta che il senatore Dario Stefàno, capogruppo in Commissione Agricoltura del Senato e primo firmatario del ddl sull’enoturismo attualmente in esame al Senato, ha inoltrato agli uffici del Ministero delle Politiche Agricole. «Attualmente la sinonimia, in principio ammessa, tra ‘Negroamaro’ (o Negro Amaro o Nero Amaro) e ‘Negramaro’ non trova collocazione nel Registro Nazionale delle Varietà – spiega Stefano – questo è naturalmente motivo di forte preoccupazione per molte aziende del settore che continuano, in buona fede, ad etichettare il vino con indicazione geografica tipica con l’indicazione ‘Negramaro».

Appello al Ministero Secondo il capogruppo, «recuperare e salvaguardare la denominazione ci permette anche di recuperare l’identità di quella cultura enologica, il cui nome deriva dal termine dialettale salentino ‘njurumaru’ e non ‘njuruamaru’ e di conseguenza valorizzarla; per questo motivo – conclude – occorre adeguare, con la massima sollecitudine, il Registro Nazionale delle Varietà, ripristinando il sinonimo ‘Negramaro’ alle voci 163 (Negro Amaro N) e 361 (Negroamaro precoce N) e con l’integrazione almeno dei decreti Igp che prevedono attualmente il solo Negroamaro, Negro Amaro o Nero Amaro».

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