Ci sono quei locali che non ti lasciano indifferente, che si elevano dalla media, che hanno un qualcosa in più. Quei locali che hanno un’anima e che ti raccontano una storia.
Sulla costa lucana Siamo nella costa del Metapontino, a Scanzano Jonico (in provincia di Matera), quella località che qualche anno fa (2003) era stata scelta come cimitero nazionale delle scorie nucleari. Ovviamente la gente del posto si ribellò e la politica fece marcia indietro. Anche se questa è una zona di mare, nella Magna Grecia lucana, la tradizione culinaria è principalmente di terra, perché i centri abitati di queste parti hanno un’origine per lo più contadina e si sono popolati grazie alla migrazione interna.
E poi incontri il ristorante Bell’Agio, un locale a Scanzano Jonico (Via Provinciale, 14 – tel. 335.5802221), che se non ci vai apposta, non lo trovi per caso. Ma andarci appositamente, in questo caso ne vale la pena.
Passione e ricerca Il proprietario Antonio Fraccari è uno chef appassionato, preparato e che non lascia nulla al caso. Si prenda cura del cliente dall’inizio alla fine, cura ogni piatto come un’artista modella la sua opera. Anche il servizio, l’arredamento ed i particolari sono piacevoli. Il Bell’Agio è il suo regno, si divide fra la cucina e la sala, perché dopo averli preparati quei piatti così curati ed eccellenti, li vuole raccontare. Ci mette la faccia e riesce a dare un’anima giovane ed innovativa a tutto ciò che porta in tavola, con un pizzico di contaminazione del territorio. La ricerca della materia prima è massima e di alta qualità, in ogni piatto; ma la proposta culinaria è tutto sommato semplice ed in grado di esaltare i prodotti stessi, così come viene esaltato l’estro ricercato ed innovativo di chef Antonio.
Sapori di chef Il pesce è sempre fresco, per questo è meglio farsi consigliare da chef Antonio, perché il pesce a disposizione può variare in ogni occasione. Così in una sera d’estate ci possiamo imbattere nei Gamberi blu della Nuova Caledonia; farsi deliziare da ostriche fresche. E poi antipasti caldi, dal salmone su burro salato al carpaccio di baccalà con capperi e olive taggiasche; al polpo con tagliolini di pasta fritti in purè di ceci; per arrivare alle cozze con peperoni grigliati, un piatto che profuma di sapori locali.
Le capesante su letto di melanzana affumicata pangrattato e lardellata sono una sorpresa ed una delizia del palato; la frittura di calamari e gamberi in farina di mais, è il manuale di come si prepara una frittura di mare. Non mancano i piatti di pesce (orata, dentici, cernie) preparati con grande semplicità dove emerge il sapore del mare e la mano dello chef. Ampia è la scelta dei dolci: dal cannolo di cioccolato fino al semifreddo al torrone.
La cantina del Bell’Agio è fornita con etichette italiane ed internazionali: ce n’è davvero per tutti i palati e per tutte le tasche. Gli abbinamenti possibili sono infiniti, si va da nord a sud, e per i meno preparati basta farsi consigliare dalla professionalità del personale di sala.