Riso. Ancora ribassi per i prezzi del carnaroli

Nel mercato risicolo italiano continua a rimanere critica la congiuntura per le tradizionali varietà utilizzate nella preparazione di risotti, Carnaroli e Arborio in primis, su cui continuano a incidere negativamente le ampie disponibilità di prodotto. Dopo la sostanziale stabilità emersa nell’ultimo trimestre dell’anno, infatti, i prezzi all’ingrosso del Carnaroli sono tornati a scendere a gennaio (-3,8% su base mensile sulla piazza di Mortara), scivolando sotto la soglia dei 300 €/t. Si tratta di valori storicamente bassi, oltre che in calo del 26% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge dall’analisi compiuta dalla Camera di Commercio di Pavia in collaborazione con BMTI.

riso_agriculturaIT.jpgPer contro, sempre nel comparto delle varietà da risotto, l’ultimo trimestre del 2017 e l’avvio del 2018 hanno mostrato un andamento nel complesso positivo per il prezzo all’ingrosso del risone Baldo, dipeso principalmente dalle richieste provenienti dal mercato turco. Un buon andamento che trova conferma anche nella variazione positiva su base annua, giunta a sfiorare il +30%. Avvio di campagna all’insegna dei rialzi anche per il risone Roma e per il S. Andrea, altre due varietà “da risotto”, a cui è seguita però una sostanziale stabilità a dicembre e in avvio di 2018. Per quanto riguarda il confronto con lo scorso anno, mentre per il S.Andrea la variazione è positiva (+7,8% a gennaio), per il Roma i prezzi attuali rimangono più bassi (-8,6% a gennaio).

 

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