Processionaria del pino. In Valle d’Aosta i primi risultati, ma la lotta continua

nido 2-1Continua in Valle d’Aosta la lotta alla Processionaria del pino (Thaumetopoea pytiocampa), gli insetti Lepidotteri Taumatopeidi provvisti di peli urticanti, così chiamati per l’abitudine delle loro larve di procedere in file ordinate quando la notte escono dal bozzolo sericeo alla ricerca di cibo. Un problema quello della processionaria che preoccupa molto per le piante, le larve si nutrono di aghi, defogliando, anche completamente i pini. L’attività di nutrizione provoca un indebolimento delle piante ospiti che le rende sensibili ad attacchi di altri parassitari. Ma sono pericolose anche per gli uomini, se toccate possono scatenare reazioni allergiche, dermatiti, orticarie, congiuntiviti e anche problemi alle vie respiratorie, in casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico. Nonostante la sua diminuzione in tutta la regione, l’assessorato all’agricoltura della Regione autonoma Valle d’Aosta non ha abbassato la guardia e comunica che nel corso del 2017 e nei primi mesi del 2018 sono proseguite le attività per contrastare le infestazioni della processionaria nelle pinete della Valle d’Aosta. Tali attività hanno coinvolto il Corpo Forestale della Valle d’Aosta e le Strutture Flora, fauna, caccia e pesca, Forestazione e sentieristica e Produzioni vegetali, sistemi di qualità e servizi fitosanitari dell’Assessorato.

Questi i dati ufficiali forniti dall’amministrazione regionale L’infestazione del lepidottero interessa la metà dei popolamenti di pino silvestre e di pino nero che si estendono su 9.720 ettari. L’attività di monitoraggio primaverile ha evidenziato che le defogliazioni “molto forti” (dal 76 al 100% di perdita delle foglie) hanno interessato una superficie di 265 ettari, corrispondente al 3% delle pinete attaccatprocessionariae, mentre il 9% delle stesse pinete (892 ettari) ha subito defogliazioni “forti” (con perdita di foglie tra il 51 e il 75%). I danni più significativi sono stati rilevati nei comuni di Aosta, Sarre, Saint-Pierre, Quart e Villeneuve. E’ tuttavia da evidenziare come, nonostante le forti defogliazioni, in nessuna pineta siano stati osservati casi di moria delle piante e i pini abbiano dimostrato forti capacità di ripresa.

nidoTra le attività di controllo nel periodo estivo-autunnale è stato effettuato quello mediante l’impiego di 277 trappole a feromone di sintesi posizionate in 42 Comuni che hanno consentito la cattura di 157 mila adulti di processionaria. Sono stati inoltre effettuati trattamenti sulle larve mediante l’irrorazione di un batterio tossico che hanno interessato 40 chilometri di strade, coprendo una superficie boscata complessiva di 250 ettari di pinete. Tali interventi sono stati effettuati nei comuni di Aosta, Avise, La Salle, Morgex, Quart, Sarre, Saint-Pierre e Saint-Nicolas.

Nei comuni di Arvier e Villeneuve sono stati fatti interventi specifici, in due rimboschimenti è stata effettuata la lotta “a confusione sessuale” mediante l’utilizzo di 350 feromoni posizionati direttamente sui rami dei pini senza l’impiego delle trappole, e a Morgex si è compiuta un’attività di lotta sperimentale consistente nella raccolta dei nidi estivi (prenidi), raccogliendone da terra circa 7 mila. Attraverso la lotta balistica, allo scopo di distruggere i nidi invernali lungo i sentieri e le strade di maggiore afflusso, sono stati distrutti circa 15 mila nidi.

Nel periodo invernale è stata effettuata la raccolta meccanica dei nidi: 14 mila e 9, di cui 13 mila 275 nei rimboschimenti e nelle pinete e 734 in ambito urbano. Gli interventi di taglio e abbattimento hanno interessato 129 piante. Il vivaio regionale ha in produzione 18 mila piante di latifoglie varie per i rinfoltimenti da effettuare nei rimboschimenti dopo gli interventi selvicolturali.

Importante è anche l’azione a livello comunicativo e divulgativo, il personale del Corpo Forestale della Valle d’Aosta infatti prosegue con l’attività di didattica nelle scuole di primo grado.

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