Prezzi all’ingrosso. A settembre aumenti per le carni bianche. Ulteriori rialzi per la farina.

I prezzi all’ingrosso delle carni bianche hanno messo a segno a settembre dei consistenti rialzi, beneficiando della ripresa della domanda tipica del periodo a cavallo tra fine estate ed inizio autunno. L’indice dei prezzi all’ingrosso elaborato da Unioncamere e BMTI ha registrato un incremento dell’8,8% rispetto ad agosto per la carne di pollo e del +20,3% per la carne di coniglio, il cui mercato è stato interessato da un’intensa attività di macellazione. Tuttavia, rispetto allo scorso anno i prezzi attuali della carne di pollo rimangono più bassi (-5,4%), e quelli della carne di coniglio sostanzialmente stabili (+1,3%). Rialzo significativo anche per la carne di agnello (+7,6% su base mensile), che nel comparto delle carni si conferma come il prodotto che registra la crescita più marcata rispetto a dodici mesi fa (+13,6%). Si è interrotto a settembre l’aumento dei prezzi della carne suina fresca in atto da giugno, a causa principalmente di un’offerta superiore alla domanda.

Nel comparto riso e cereali, sono proseguiti ad inizio mese i rialzi dei prezzi della farina di frumento tenero, ancora sulla scia dell’aumento delle quotazioni del grano tenero. Nel complesso, l’incremento su base mensile è stato del +5,2%. Segno “più” anche rispetto allo scorso anno (+7,1%).

In un contesto di stabilità, nel comparto latte e formaggi si è notato il leggero rialzo registrato per i formaggi a lunga stagionatura (+1,1% rispetto ad agosto), dettato soprattutto dalla crescita osservata per il Grana Padano. Su base annua, comunque, il confronto si mantiene negativo (-3,1%). Segno “meno”, rispetto a dodici mesi fa, che continua a caratterizzare anche la variazione del prezzo del latte spot (-8,1%) e, soprattutto, della panna (-18,8%).

Dopo i rialzi dei mesi estivi, nel comparto degli oli e grassi si è rilevata una maggiore stabilità per i prezzi dell’olio di oliva (-1,1% su base mensile). In particolare, a fronte degli ulteriori aumenti rilevati per l’olio extravergine, dettati dalle stime ribassiste sulla produzione italiana, si è osservata una debolezza per i prezzi degli oli di oliva meno pregiati. Tra le materie grasse, sostanziale stabilità per il burro, che invece accusa un forte calo su base annua (-28,9%), conseguenza però dei prezzi record che si registravano dodici mesi fa.

Prezzi ingrosso bmti 31 10 2018

Unioncamere con la società BMTI scpa pubblica mensilmente l’indice del prezzi all’ingrosso dell’agroalimentare  aggregando i dati ufficiali rilevati dalle Camere di Commercio nelle rispettive piazze attraverso i listini sui prezzi all’ingrosso all’agroalimentare. La nota di Unioncamere riporta il dato congiunturale e tendenziale mostrando la dinamica nazionale nei 4 comparti: Riso e Cereali, Carni, Latte formaggi e uova, Oli e grassi. 

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