Cereali. Crescono le importazioni (+2,6%), in calo l’export nelle quantità (-11,2%) e nel valore (-2,4%)

Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, farine proteiche e semi oleosi nei primi 9 mesi del 2018 sono risultate in aumento nelle quantità di 394.000 tonnellate (+2,6%) e nei valori di 82,7 milioni di Euro (+2,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In aumento le importazioni di grano tenero (+490.000 t dovute soprattutto ai maggiori arrivi dai paesi comunitari), di mais (+150.000 t) e di avena (+8.800 t), contro una riduzione del grano duro (-353.000 t), orzo (-118.000 t) ed altri cereali minori (-20.000 t), per un saldo delle importazioni di cereali in granella di +148.500 tonnellate rispetto all’anno precedente (+1,5%). Tra gli altri prodotti in esame si rileva la riduzione dell’import di farine proteiche (-1,5%) a fronte di un incremento dei semi oleosi (+9,8%). Le importazioni in Italia di riso (considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso) diminuiscono di 56.000 tonnellate (-30%) in particolare dalla Guyana (-39.700 t) e dall’India (-30.300 t).

Le esportazioni dall’Italia dei principali prodotti del settore nei primi nove mesi del 2018 sono risultate in diminuzione nelle quantità di 409.000 t (-11,2%) e nei valori di 62,4 milioni di Euro (-2,4%) rispetto allo stesso periodo del 2017.  Il totale negativo è dovuto principalmente alla riduzione delle esportazioni di cereali in granella (-387.500 t, di cui -291.000 t di grano duro), dei prodotti trasformati/sostitutivi (-56.000 t) e del riso (-16.800 t considerando complessivamente risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso). In leggera flessione anche l’export di pasta (-0,2%). Per contro aumentano le vendite all’estero della farina di grano tenero (+13,2%) della semola di grano duro (+12,2%) e dei mangimi a base di cereali (+13,5%).

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi nove mesi del 2018 un esborso di valuta pari a 4.029,8 milioni di Euro (3.947,1 nel 2017) ed introiti per 2.495,5 milioni di Euro (2.557,9 nel 2017). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.534,3 milioni di Euro, contro -1.389,2 milioni di Euro nel 2017.

Questi dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.

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