Istat: per Confagricoltura il 2018 si chiude con un bilancio positivo ma con criticità forti per olio d’oliva ed agrumi

E’ positiva la prima stima preliminare della performance economica dell’agricoltura italiana nel 2018 diffusa oggi dall’Istat. Lo afferma con soddisfazione Confagricoltura che evidenzia il positivo risultato sul fronte della produzione, che è aumentata dell’1,5% in quantità, e del valore aggiunto (+2,0%) rispetto al 2017. «Si tratta di una buona performance – commenta l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – che lascia ben sperare, anche se occorrerà attendere i dati definitivi».

Nondimeno nella prima analisi dell’Istat si evidenziano aspetti che già erano stati fatti rilevare da Confagricoltura in diverse occasioni. Alcuni comparti, come le produzioni olivicole e quelle agrumicole hanno avuto una battuta d’arresto, particolarmente incisiva per l’olio (-36,9%). Così come le produzioni zootecniche registrano un calo di produzione di 0,5%.

Soprattutto permane la preoccupazione di Confagricoltura per il peggioramento della ragione di scambio: i costi sostenuti dagli agricoltori sono aumentati del 4,4% in termini di prezzi; mentre i prezzi dei prodotti agricoli sono aumentati solo dell’1,4% in complesso.

Non riparte decisamente neanche l’occupazione, che registra solo un modesto +0,2%, anche se più significativo è l’aumento dei lavoratori dipendenti su base annua.

In conclusione, per Confagricoltura, il 2018 si chiude con un bilancio positivo – da confermare con i dati definitivi – ma con l’evidenza di una situazione particolarmente difficile per alcuni comparti ed alcuni segnali, come la preoccupante divaricazione dei prezzi costi-ricavi, che ha inciso negativamente sul fronte della competitività delle imprese. Tutti aspetti che devono indurre a prestare attenzione nei mesi a venire.

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