Crisi latte in Sardegna. Il mondo agricolo resti unito ed attento al futuro del comparto, il monito di Confagricoltura

Confagricoltura assieme al Ministro Centinaio ed alle altre sigle del mondo agricolo domani sarà in Sardegna per proseguire i lavori del tavolo latte e trovare una soluzione al problema di mercato del latte ovino. Un comparto strategico che vale oltre 400 milioni di euro solo come latte e carni prodotte e che in Sardegna concentra oltre la metà del valore della produzione, 13mila allevamenti e 3,4 milioni di capi, quindi circa la metà del patrimonio zootecnico ovino ed un quarto degli allevamenti nazionali sono nell’Isola.

«Auspichiamo – ha affermato il presidente Massimiliano Giansanti – che tutte le sigle che rappresentano gli allevatori restino uniti e, assieme alle Istituzioni ed alla politica coinvolte, si tenda verso il risultato sperato: un accordo sulla attivazione di strumenti efficaci ed efficienti di politica agricola che consentano di uscire da una crisi che non ha precedenti».

«E’ da troppi giorni infatti – ha aggiunto Giansanti – che si sta assistendo ad una escalation sindacale purtroppo divenuta ormai drammatica. In questa situazione è opportuno che i corpi intermedi ritrovino compattezza e si concentrino sull’obiettivo».

«Abbiamo già ottenuto alcuni risultati che vale la pena rimarcare: ad esempio l’avvio di una indagine per valutare la applicazione di pratiche sleali, come Confagricoltura aveva proposto ha continuato -. Ed è pure positivo rilevare una rinnovata attenzione dei soggetti istituzionali che stanno lavorando a soluzioni concrete e di immediata applicazione mettendo a disposizione risorse».

«Sono risultati più che apprezzabili – ha rimarcato Giansanti – che se accompagnati da una intesa complessiva sugli aspetti di mercato potrà davvero essere positiva per far recuperare redditività e competitività agli allevatori sardi».

«Sono dell’avviso che le organizzazioni sindacali in questa difficile situazione stiano adeguatamente svolgendo il loro ruolo di rappresentanza – ha concluso il presidente di Confagricoltura -. Dobbiamo solo evitare che il protagonismo di alcuni – che mancano di realismo e cercano più che altro di intestarsi la protesta ed i risultati di questa attività sindacale – non prevalga sull’obiettivo che più conta: cercare di dare un concreto sostegno ad un comparto strategico per la Sardegna e quindi per tutta la nostra agricoltura».

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