Ciliegie, il meteo dimezza la produzione. Confagricoltura: comparto in ginocchio nonostante l’aumento delle coltivazioni

Strage di ciliegie e quindi difficoltà, se non totale impossibilità, di approvvigionare i mercati. Proprio al culmine del periodo produttivo le anomalie meteorologiche stanno causando danni enormi ai frutti da raccogliere. Grandinate, vento forte, ma soprattutto le piogge torrenziali che portano ad una spaccatura del frutto, stanno compromettendo la stagione in molti areali vocati alla sua produzione. Lo sottolinea Confagricoltura che, con i propri tecnici sul territorio, sta monitorando la situazione.

Grandi problemi si sono registrati nelle aree vocate di Puglia, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Campania. Complessivamente la coltivazione riguarda 30mila ha con una produzione di circa 120mila tonnellate all’anno. “Da una prima stima – dicono i tecnici di Confagricoltura – riteniamo che le avversità atmosferiche abbiano già portato ad un dimezzamento dei raccolti”.

Da alcuni anni è in atto un processo di profondo rinnovamento colturale del ciliegio, con l’introduzione di nuove varietà e portainnesti. Si registrano quindi aumenti delle superficie coltivate e incrementi produttivi.

L’Italia è il quinto produttore mondiale di ciliegie ed il primo in Europa. Purtroppo le anomalie meteo di questa primavera stanno vanificando molto del lavoro dei cerasicoltori italiani.

 

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