Vendemmia, annata positiva. Il futuro nella raccolta meccanica?Tanta qualità ma meno resa e personale specializzato

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Bilancio positivo per la vendemmia 2019 ma con alcune criticità, secondo i produttori associati Cia Alessandria, giunti quasi al termine delle operazioni di raccolta.

Secondo i consulenti tecnici Cia, qualitativamente si presenta un’ottima annata generalmente per tutte le uve, mentre dal punto di vista quantitativo si stanno registrando rese tra il 20 ed il 30% in meno rispetto allo scorso anno. Inoltre, prezzi delle uve non corrispondono alle aspettative dei produttori.

In particolare, il Moscato presenta eccellente qualità e un quadro aromatico favoloso e il Monferrato Casalese, dove non presenta le criticità delle aziende grandinate (alcune aziende non stanno vendemmiato perché hanno perso l’intero raccolto), evidenzia una resa maggiore sul 2018 e di qualità buona. Da segnalare, però, un incremento del Mal dell’esca e della Flavescenza Dorata della vite.

Alcuni problemi logistici sono stati riscontrati in alcune aziende che devono assumere personale per la vendemmia: risulta sempre più difficile trovare personale qualificato, riferiscono gli imprenditori, e probabilmente nei prossimi anni sarà implementata sempre più la raccolta meccanizzata.

Spiega Alvio Pestarino, produttore a Capriata d’Orba e presidente di Zona Cia Ovada: “La qualità c’è, ma la quantità non è al livello degli scorsi anni. Il grande interrogativo è sui prezzi, che registrano una leggera frizione. Non corrispondono alla qualità reale del prodotto, che rischia di essere squalificato”. Commenta Gian Piero Ameglio, presidente provinciale Cia Alessandria: “Il vitivinicolo è uno dei comparti che maggiormente traina l’economia, sia locale che nazionale. Si stanno aprendo mercato nuovi all’estero, soprattutto in Oriente, e consolidando quelli ritenuti storici, come Germania, Olanda, Canada e Paesi del Nord. Dopo un’ottima edizione del Vinitaly, assistiamo ad un’altra annata positiva per il vino del nostro territorio, nonostante le avversità meteo che gli agricoltori vivono, che hanno causato anche un po’ di ritardo nelle operazioni di raccolta”.

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