Gasolio agricolo. Bellanova: questo Governo non è nato per tassare gli agricoltori

«Per rispondere alle giuste domande dobbiamo fare scelte politiche. E il modello agricolo italiano, fatto di multifunzionalità, attenzione per l’ambiente, rispetto delle persone e degli animali può diventare un esempio mondiale. Non partiamo da zero: abbiamo l’agricoltura con le emissioni di gas serra del 36% inferiori ad altri paesi europei, siamo tra i primi per superfici biologiche con 2 milioni di ettari, stiamo lavorando oltre gli standard europei del benessere animale e nell’abbattimento dell’uso di agrofarmaci.

Possiamo fare di più e meglio, costruendo insieme le scelte per produrre cibo sano, di qualità e accessibile. Abbiamo tutte le caratteristiche per passare da un’economia lineare, dove il destino finale della produzione è il rifiuto e lo spreco, a un’economia realmente circolare. Perché accada abbiamo bisogno di scelte coraggiose e lungimiranti.

Noi siamo i primi a volere un piano serio per la salvaguardia e la promozione dell’ambiente. Ma sul mio tavolo ci sono i dossier su come abbassare le tasse al mondo agroalimentare, non come tagliare i sussidi, anche quelli sul gasolio agricolo. Specialmente in una settimana in cui il prezzo del petrolio è salito del 20% a causa della crisi produttiva in Arabia Saudita. Ai miei colleghi al governo dico: non facciamo fughe in avanti, sediamoci nelle sedi preposte, elaboriamo scelte da condividere con le parti sociali, diamo una prospettiva al Paese. Questo governo, non è un mistero, è nato per evitare l’aumento dell’Iva, per aiutare le imprese e le famiglie, per ridare tranquillità e speranza all’Italia. Non certo per mettere tasse agli agricoltori»

Così il ministro Teresa Bellanova pochi minuti dal Villaggio Coldiretti di Bologna, in occasione della Giornata del Clima.

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