Nell’olio extravergine si cela la sostanza che aiuta a contrastare i tumori intestinali

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Il consumo quotidiano di olio extravergine di oliva aiuta a prevenire e combattere i tumori intestinali. La scoperta è del gruppo di ricerca di Antonio Moschetta dell’Università degli Studi di Bari, grazie a uno studio sostenuto da AIRC i cui risultati sono pubblicati sulla rivista Gastroenterology. Spiega Moschetta: “L’olio extravergine di oliva è ricco di acido oleico, una sostanza in grado di regolare la proliferazione cellulare.

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In studi preclinici abbiamo potuto simulare geni alterati e stati di infiammazione intestinale, dimostrando che la somministrazione di una dieta arricchita di acido oleico è in grado di garantire notevoli benefici per la salute. Tali effetti positivi sembrano essere dovuti anche alla presenza dell’enzima SCD1 nell’epitelio intestinale, che funziona quale principale regolatore della produzione di acido oleico nel nostro corpo”. Nello studio i ricercatori hanno inattivato il gene che codifica per SCD1 e hanno dimostrato che in assenza di acido oleico nella dieta, e in condizioni di diminuita produzione endogena ad opera di questo enzima, si ha dapprima infiammazione e poi lo sviluppo di tumori spontanei dell’intestino. Conclude Moschetta: “Se invece nella dieta si aggiunge acido oleico, si ripristina la normale fisiologia intestinale con riduzione dell’infiammazione e protezione contro la formazione dei tumori. Sfruttando le proprietà benefiche dell’acido oleico, in futuro sarà possibile ridurre l’insorgenza del tumore soprattutto nei pazienti con infiammazione intestinale o già precedentemente affetti da questa malattia, e rallentarne la crescita e migliorare i trattamenti antitumorali già in uso, potenziandone l’effetto”.

 Biografia Antonio Moschetta è Ordinario di Medicina Interna e Presidente del Corso di Laurea in Medicina dell’Università Aldo Moro di Bari. Dottore di Ricerca in Epatologia presso l’Università di Utrecht in Olanda, negli anni 1999-2001, è stato allievo del Premio Nobel Al Gilman presso Howard Hughes Medical Institute a Dallas, Texas dal 2002 al 2005.

È titolare del progetto AIRC su Metabolismo dei tumori e regolazione genica.

Autore di numerose pubblicazioni ha ricevuto riconoscimenti internazionali come Richad Weitzman Award a Chicago, Rising Star in Gastroenterologia ed Epatologia a Vienna, David Williams Award della Società Americana di Endocrinologia e l’European Lipid Award a Goteborg.

È stato nominato cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nell’anno 2018 per meriti scientifici ed è autore di due libri <Il tuo Metabolismo> (2018) e <L’intestino in testa> (2019)

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