Una piantina solidale contro la violenza sulle donne. Mercato contadino a Firenze

Una piantina contro ogni tipo di violenza sulle donne. L’iniziativa è delle Donne in Campo della Toscana e della Cia Toscana Centro che venerdì 29 novembre, dalle 8 alle 13, saranno a Firenze in Piazza della Libertà al Mercato contadino del Parterre, con il marchio della Spesa in Campagna. E’ il 25 novembre la giornata scelta (nel 1999) dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Artemisia, l’associazione fiorentina di volontariato, che offre sostegno e assistenza alle donne vittime di violenza. Ciclamini, Stelle di Natale e altri tipi di piante e piantine saranno in vendite negli spazi delle aziende agricole a conduzione femminile, ed il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione Artemisia.

«Le aziende agricole in rosa della Cia Toscana Centro, provenienti dalle province di Firenze, Prato e Pistoia – spiega Lapo Baldini, direttore di Cia Toscana Centro – porteranno le loro produzioni agricole per un vero e proprio mercato contadino con vendita diretta: dagli oli ai vini, confetture, ortaggi, farine, legumi e molto altro. La filiera della Spesa in Campagna Cia è sempre più un punto di riferimento sicuro per i consumatori fiorentini e toscani, nel segno della stagionalità e della qualità delle materie prime».

«Le donne – sottolinea Monica Bettollini, presidente Donne in Campo della Cia Toscana –   hanno la grande capacità di rigenerarsi, di rialzarsi superando difficoltà anche drammatiche, nella vita come nella crisi economica, dove hanno dimostrato in questi anni di saper reggere meglio dei colleghi uomini alle fluttuazioni del mercato. Ed è proprio nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che la politica riconosce e celebra questa capacità femminile di ‘generare’ e di innescare, quindi, la ripresa, del Paese. Il lavoro – ha aggiunto Bettollini – è una risorsa per le donne, una potente arma antiviolenza: lavorare, fare impresa, significa anche avere quell’autonomia economica, quella capacità decisionale che ci rende forti e ci sottrae a molte violenze. Violenze fisiche di cui si registra il drammatico esito, violenze psicologiche che restano sconosciute e spesso subite senza nessuna consapevolezza». Ma spesso è il mondo del lavoro che lascia fuori le donne, soprattutto se si parla di giovani e di Sud: «E invece c’è un settore produttivo, l’agricoltura, in cui la presenza femminile si è imposta e continua a crescere ed è in continua affermazione soprattutto al sud».

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