Pesca, in altalena il comparto veneto

Come ogni anno a dicembre arriva il Report di Veneto Agricoltura dedicato all’andamento del comparto regionale della pesca riferito all’anno precedente, in questo caso il 2018, per il quale sono disponibili e completamente analizzabili tutti i dati. In estrema sintesi, i tecnici dell’Agenzia rilevano che lo scorso anno i vari settori della filiera ittica del Veneto hanno presentato numeri in altalena: cresce lo sbarcato nei mercati ittici locali; stabili la flotta marittima, il numero delle imprese e l’export; male il comparto della venericoltura (allevamento delle vongole).

Vediamo in dettaglio le dinamiche che hanno caratterizzato il comparto, ricordando che il Report completo “La pesca in Veneto – 2018” può essere scaricato da: https://www.venetoagricoltura.org/2019/12/temi/la-pesca-in-veneto-2018/

Flotta pescherecciaSembra essersi assestata la consistenza dei pescherecci della flotta marittima veneta, dopo un lungo periodo di forte calo, visto che alle 658 unità rilevate nel 2018 corrisponde un calo dello 0,6% rispetto all’anno precedente. Si registra anche un leggero decremento del numero di imprese attive nella filiera ittica regionale che, con 3.787 unità, segnano un -0,3% rispetto al 2017, di contro, con 7.774 unità lavorative attive, gli occupati risultano in crescita dell’1,2%.

Prodotto sbarcato – Lo sbarcato locale, che giornalmente arriva nei sei mercati ittici regionali (Venezia, Chioggia, Caorle, Pila, Scardovari e Porto Viro), ha fatto segnare un rialzo della produzione del 4,8% rispetto al 2017, a fronte delle 20.153 tonnellate prodotte, mentre il fatturato in controtendenza perde il 4,4% (47,8 milioni di euro), calo causato dalla discesa dei prezzi di vendita alla produzione (-5% medio).

La voce che maggiormente ha inciso sull’aumento dei quantitativi sbarcati nei mercati è rappresentata dal pesce azzurro (alici e sardine), che nel 2018 ha visto crescere i volumi del 14% netto, con il mercato di Pila-Porto Tolle ad incidere in maniera determinante (+34,9%).

Prodotto allevato – Sull’ottovolante le produzioni di allevamento, visto che per la venericoltura nel 2018 risultano 10.274 tonnellate prodotte e una perdita annua del -30,5%. Ben altra cosa per la mitilicoltura regionale, che registra nell’anno analizzato un deciso aumento produttivo del +27,6%, a fronte delle 19.786 tonnellate complessive prodotte, con il prodotto marino ad incidere maggiormente sulla crescita dei volumi (+31,9%). Anche la piscicoltura vede scendere leggermente i volumi prodotti (-0,4%), mentre il valore della PLV sale del +15,2%.

 Molluschi di mare – Infine, con le 4.560 tonnellate rilevate nel 2018, i due Co.Ge.Vo. veneti mostrano un decremento della produzione complessiva di molluschi di mare del 17,9% rispetto all’anno precedente, con le vongole che perdono il 18,5%.

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