Semplificazione, sussidiarietà e sostenibilità. Parole d’ordine per la riforma della Pac. Aperta Fieragricola a Verona

Semplificazione, sussidiarietà e sostenibilità. Sono le tre parole d’ordine per la Pac in fase di programmazione e che, da Verona, dove si è aperta la 114esima edizione di Fieragricola, vengono scandite da Marija Vučković, ministra croata all’Agricoltura e presidente del Consiglio dei ministri agricoli.

«La Pac è in un momento di riforma e lavoreremo nella semplificazione dei regolamenti, soprattutto per le aziende agricole piccole e familiari» – ha detto la ministra. Un appello raccolto dalla ministra all’agricoltura Teresa Bellanova: «Qui si discute del ruolo strategico dell’agricoltura nella costruzione di un’Europa verde e della neutralità climatica – ha detto – aspetti che sono al centro di una questione nevralgica. L’emergenza climatica è una questione urgente, geopolitica ancora prima che economica. Questo impone di cambiare i nostri modelli di sviluppo. Il Green Deal è un’occasione che non possiamo perdere. Gli agricoltori europei sono custodi degli ecosistemi e tutori della biodiversità, sono i primi presidi contro il dissesto idrogeologico. Per questo in chiave ambientale non possiamo chiedere sforzi all’agricoltura, né agli agricoltori di farsi carico di costi superiori. La sostenibilità dev’essere sociale ed economica, oltre che ambientale».

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«La novità della Commissione europea – ha aggiunto Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale al Parlamento europeo – riguarda la grande sfida del Green Deal: non vogliamo che i nostri agricoltori subiscano alcun taglio all’interno della Pac. A maggio ci sarà la comunicazione formale della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen relativo ai progetti per il Green Deal e sulla strategia From Farm to Fork. Abbiamo chiesto uno sforzo all’Europa per dare certezze finanziarie sui grandi progetti messi in campo, non ultimi quelli di cooperazione internazionale».

Fieragricola conferma il proprio ruolo di riferimento nel panorama europeo, con numeri in costante crescita: 10 padiglioni occupati, 900espositori(+8,2% sull’edizione 2018), superficie di 67.600 metri quadrati netti (+18,7%),due aree demo esterne di 9.500 metri quadrati allestite per gli «special show», 800 capi di bestiame in esposizione (+14,3%), oltre 130 convegni e corsi di formazione in calendario nei quattro giorni di rassegna.

«Sostenibilità, sicurezza alimentare, redditività, economia circolare sono parole chiave su cui oggi deve confrontarsi l’agricoltura, chiamata ad aumentare la produzione di cibo e al contempo operare in modo sempre più etico – ha spiegato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –  Noi volgiamo dare il nostro contributo, promuovendo come facciamo dal 1898 l’innovazione in un settore fondamentale dal punto di vista sociale, economico ed ambientale».

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