Coronavirus. A Padova incontro dal prefetto sul blocco delle merci

Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova, ha incontrato oggi il prefetto di Padova Renato Franceschelli insieme a Lorenzo Bertin, presidente della cantina Colli Euganei e Giordano Emo Capodilista, membro del cda della cantina, per parlare delle gravi difficoltà in cui si trovano le attività produttive di Vo’ Euganeo, a partire dalle cantine vitivinicole.

“Abbiamo ringraziato il prefetto perché ha dato la possibilità di operare al laboratorio di analisi e all’organismo di controllo e certificazione Valoritaria, che serve parecchie denominazioni – riferisce Emo Capodilista -. Sono dieci giorni che è tutto bloccato, abbiamo la necessità di movimentare delle merci, che sono già pronte e devono essere spedite.  Ci sono clienti da tutto il mondo che attendono e non potremo sopportare questa paralisi ancora a lungo. Dobbiamo ripartire. È perciò urgente che vengano apportate delle modifiche ai provvedimenti assunti per il contenimento dell’epidemia da coronavirus, in modo tale da contemperare le indiscutibili esigenze sanitarie con le necessità fondamentali delle aziende presenti nel territorio. Auspichiamo che il periodo di quarantena si concluda con questa settimana”.

“Siamo di fronte a una grave crisi del nostro sistema economico, che non si risolverà velocemente – ha rimarcato Barbetta -. Il settore agricolo e quello agroalimentare sono coinvolti in pieno per il calo di fatturato di molte aziende che esportano oppure operano nell’ambito turistico, per le disdette dei contratti di lavoro di lavoratori comunitari ed extracomunitari, per le  difficoltà che stanno incontrando gli approvvigionamenti di materie prime dovute ai timori dei trasportatori. Per Vo’ il problema resta il blocco dell’attività di produzione e anche di commercializzazione dei prodotti, con conseguenti problemi relativamente al rispetto dei contratti per la fornitura dei prodotti. Inoltre le aziende non riescono a effettuare le manutenzioni ordinarie che attengono alla sicurezza degli impianti”.

Nel dettaglio, ecco le criticità e le richieste di Confagricoltura Padova in un documento consegnato al prefetto:

  • Manodopera: rischio concreto per molte aziende di trovarsi con poca manodopera per le raccolte primaverili di asparagi e fragole e successivamente con quelle della frutta, in quanto molti lavoratori comunitari ed extracomunitari rifiutano di venire in Italia per il timore di non poter ritornare in patria. Stiamo assistendo in queste ore alle dimissioni di un cospicuo numero di operai agricoli stranieri, soprattutto rumeni, che stanno facendo ritorno al Paese di origine per il timore che a breve questo non sia più loro consentito dalle autorità sanitarie.
  • Difficoltà aziendali e lavoro: alcune aziende accusano una riduzione degli ordinativi e già pensano a diminuire la manodopera impiegata: si chiede l’attivazione della cassa integrazione in deroga per tutti le aziende agricole che registreranno sensibili perdite di attività a causa dell’emergenza sanitaria.
  • Approvvigionamento materie prime: tenuto conto che il nostro Paese è fortemente dipendente dall’estero per le materie prime per le produzioni alimentari e mangimistiche, c’è il problema degli approvvigionamenti che possono derivare in conseguenza di misure cautelari da parte di molti Paesi. Tra le merci per uso mangimistico per le quali potrebbero verificarsi i contraccolpi più preoccupanti si evidenziano i cereali e le farine proteiche, ma non soltanto.
  • Agriturismi: settore colpito gravemente per l’annullamento delle prenotazioni; si chiede lo slittamento del pagamento delle ritenute e dei contributi per tutti gli operatori, analogamente al settore alberghiero. Il turismo del Veneto produce 18 miliardi di fatturato, grazie ai 70 milioni di visite ogni anno. È assolutamente necessario contrastare il propagarsi di un clima di psicosi, che provoca gravi danni alla reputazione del nostro Paese.
  • Credito: serve garantire la liquidità a tutte le aziende agricole e alle cooperative che registrano contrazioni dell’attività mediante facilitazioni di accesso al credito, la sospensione delle rate dei mutui, la possibilità di aprire mutui a tasso zero.
  • Burocrazia: anticipare gli aiuti comunitari e ridurre il carico amministrativo per ottenere le autorizzazioni, certificazioni e quant’altro necessario al funzionamento delle aziende.
  • Scadenze: posticipare tutte le scadenze di ordine amministrativo per consentire alle aziende di operare (ad esempio i patentini fitosanitari).

 

  • LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO OCCUPATI IN VENETO (MARZO E APRILE)
      Totali Italiani Esteri Comunitari (Rumeni)
    Marzo        20.000          8.000        12.000        6.000
    Aprile        25.000        10.000        15.000        7.500

     

 

 

 

Informazione pubblicitaria