Emilia Romagna. Prestiti agevolati per 95 milioni di euro, 1.400 imprese hanno risposto al bando regionale

Prestiti agevolati per 95 milioni di euro alle aziende agricole dell’Emilia-Romagna, già attivati dagli Agrifidi, grazie alle risorse messe in campo dalla Regione per tagliare i tassi di interesse.

Si chiude con un bilancio giudicato molto positivamente dagli istituti di credito e dagli Agrifidi il bando regionale che ha messo a disposizione un fondo di 3,4 milioni di euro di contributi in conto interessi. Nel corso dell’incontro tra Regione e istituti bancari sono state inoltre illustrate tutte le misure attivate da Viale Aldo Moro, compresi i nuovi bandi che metteranno a disposizione del sistema oltre 30 milioni di euro.

Complessivamente sono 1.401 le domande arrivate da parte delle imprese agricole per accedere a finanziamenti a breve (12 mesi) e a medio termine (36 mesi) con una massiccia riduzione dei tassi praticata dagli istituti di credito e che serviranno a far fronte alle spese correnti per la gestione aziendale.

I risultati del bando In totale, dunque, sono state 1.401 le richieste da parte delle imprese del territorio: 1.210, la maggioranza per prestiti a breve termine fino a 12 mesi, le restanti 191 per prestiti a medio termine cioè fino ad un massimo di 36 mesi, una novità questa introdotta con quest’ultimo bando.
Nell’assegnazione dei contributi hanno avuto priorità le aziende che operano nei territori colpiti dalla cimice asiatica e quelle condotte da giovani con meno di 41 anni.

L’importo dei prestiti varia da un minimo di 6 mila a un massimo di 150 mila euro per azienda nel caso del credito a breve termine e da 12 mila a 500 mila euro per il credito a medio termine. Delle risorse messe a disposizione dal bando regionale, 1 milione di euro è impiegato per il concorso nel pagamento degli interessi sui prestiti a breve termine (fino a 12 mesi), mentre i restanti 2,4 milioni di euro saranno utilizzati per l’erogazione dei contributi sui prestiti più lunghi (da 12 fino a 36 mesi) fino ad massimo di 800 mila euro per ciascun anno del triennio 2020-2022

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