Cinghiali. Padova, per le aree extra Parco solo cinque selecontrollori. Numero irrisorio per Confagricoltura

Se all’interno del Parco dei Colli Euganei il problema dei cinghiali si sta affrontando positivamente, con un’intensificazione dei prelievi, resta invece da organizzare il prelievo nelle aree esterne, dove la popolazione degli ungulati continua ad aumentare e le scorribande sui campi di seminativi stanno esasperando gli agricoltori.

La Polizia Provinciale continua a fare due uscite settimanali, ma c’è sempre più difficoltà a rintracciare i cinghiali in quanto gli ungulati sentono il pericolo con l’arrivo delle auto e si rintanano altrove. Per quanto riguarda l’impiego dei selecontrollori, secondo le informazioni in possesso di Confagricoltura Padova è stata avviata l’istruttoria per mettere in campo quattro o cinque persone, che dovrà poi passare dagli uffici della Regione. Premesso che per completare l’iter serviranno mesi, secondo Confagricoltura il numero dei selecontrollori appare  irrisorio per oltre 1.500 ettari di territorio, dato che gli addetti operano da postazioni fisse e riusciranno quindi a monitorare solo una piccola porzione di territorio. Per quanto riguarda il corso per nuovi selecontrollori, è in previsione di attivarlo solo per l’area all’interno del Parco Colli.

“I maiscoltori trovano piante di mais spezzate a terra e le pannocchie mangiucchiate lungo i filari adiacenti ai corridoi di passaggio dell’irrigatore – sottolinea Giuliano Bonfante, presidente della sezione Seminativi di Confagricoltura Padova, che ha l’azienda agricola a Ospedaletto Euganeo -. Dall’area delle Vallette tra Este e Ospedaletto Euganeo gli ungulati si sono moltiplicati e pian piano stanno occupando nuove parti del territorio, distruggendo le coltivazioni di mais e soia, ma avvicinandosi sempre più anche ai vigneti. Gli agricoltori segnalano che si spostano lungo le vie d’acqua e il sedime delle ferrovie, facilmente percorribile, per compiere poi le loro escursioni notturne in campagna e far man bassa di quello che trovano”.

I cinghiali sono arrivati ormai al confine con la provincia di Rovigo e fanno danni. Allarga le braccia Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova. “Ho sottoposto il problema all’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan e mi informerò a breve con la Provincia e il presidente del Parco Colli in merito al corso per i selecontrollori e alla loro destinazione. La lotta ai cinghiali è durissima, perché in estate gli animali trovano facilmente riparo. Credo che la battaglia vada intensificata soprattutto nei mesi invernali, con un buon coordinamento e con noi la collaborazione di agricoltori, che dobbiamo diventare sempre di più parte attiva”.

Informazione pubblicitaria