Agricoltura biologica. La Toscana chiede alla Ue di destinare nuove risorse

La Toscana chiede all’Unione europea la possibilità di aggiungere nuovi fondi a sostegno dell’agricoltura biologica: nell’ultima giunta è stata approvata, su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura, una delibera  con la quale si dà mandato all’Autorità di gestione del Piano di sviluppo rurale di  riprogrammare a favore dell’Agricoltura biologica  le eventuali risorse dell’attuale programmazione (2014-2020) che dovessero rendersi disponibili. Nella stessa delibera si invita inoltre l’Autorità di gestione a sostenere il metodo dell’agricoltura biologica anche per il periodo di programmazione 2021-2027, “assicurando uno stanziamento di risorse congruo con le esigenze delle aziende agricole toscane”.

In Toscana 25% superficie agricola biologica Con questo atto, dunque, la Regione da una parte  si impegna a proseguire il cammino di sostegno e incentivazione al settore dell’agricoltura biologica, dall’altra si colloca in pole position verso il raggiungimento degli ambiziosi traguardi imposti dall’Ue entro il 2030. Già attualmente in Toscana il biologico rappresenta  il  25% della superficie agricola regionale, con 5.000 aziende coinvolte, in molti casi (41%) gestite da donne a anche da giovani. Un settore dinamico e aperto, dunque, e in crescita. Per accompagnarlo, solo nell’ultima fase di programmazione dei fondi comunitari, la Toscana vi ha destinato ben 115 milioni di risorse. A questo comparto è stata quindi destinata una delle porzioni più consistenti del Piano di sviluppo rurale 2014-2020. Un impegno verso il bio cui si aggiungono anche altre iniziative come la legge sui distretti bio, per promuovere lo sviluppo della coltivazione, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari biologici di un intero territorio, e le attività di impulso alle mense a Km 0.

2mila domande per accedere ai bandi Il grande interesse verso il biologico da parte del mondo agricolo toscano è ben evidenziato dalla  partecipazione ai bandi  sul biologico della programmazione in corso, con oltre 2.000 domande di aiuto a fronte di un impegno complessivo, come detto, di 115 milioni. Nella primavera scorsa è stato poi disposto di prorogare di una annualità l’impegno quinquennale di coloro che avevano presentato domanda sul bando 2015, al fine di continuare a perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale. E’ stato quindi emanato il nuovo bando per l’‘Introduzione dell’agricoltura biologica’ annualità 2020”, in risposta al quale, a fronte dei 4 milioni di euro messi a disposizione, sono state giù presentate domande di adesione per un importo finanziario di circa 24 milioni di euro. Questo percorso in atto dovrà essere confermato e consolidato anche dai prossimi strumenti di programmazione:  ecco dunque lo spirito della delibera approvata dalla giunta,in cui la Regione Toscana basa le sue richieste sulla necessità di continuare nella direzione a sostegno delle buone pratiche ambientali e agronomiche finalizzate al mantenimento della sostenibilità ambientale e sottolinea la necessità di sostenere la diffusione di aziende biologiche il cui metodo di produzione possa ridurre sensibilmente l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente, favorendo il riequilibrio dei cicli naturali e la conservazione delle risorse naturali.

Informazione pubblicitaria