Regionali, gli ex assessori a sostegno di Giani. “Il futuro dell’agricoltura Toscana è incompatibile con chi non crede nell’Europa”

A pochi giorni dal voto per le Regionali del 20 e 21 settembre, gli ex assessori all’agricoltura hanno diramato un documento a sostegno del candidato presidente Eugenio Giani (PD).

I firmatari sono Moreno Periccioli (1995-2000); Tito Barbini (2000-2005); Susanna Cenni (2005-2010);Gianni Salvadori (2010-2015); Marco Remaschi (2015-2020).

IL DOCUMENTO – “Un Paesaggio Rurale unico al mondo, produzioni di qualità e di eccellenza, primati nell’export, nella qualità e nella promozione delle produzioni locali. Investimenti nell’agricoltura biologica, nella fornitura delle mense scolastiche, nel circuito della ristorazione, tanta ricerca assieme alle Università, collaborazione con competenze di tutto il mondo sui temi della sovranità alimentare del diritto al cibo e della tutela delle sementi. Ed ancora riconoscimenti Unesco al paesaggio della Val d’Orcia, ai muretti a secco, alla transumanza, Vini campioni del mondo. Arredi Verdi e parchi delle più prestigiose Capitali forniti dai nostri distretti florovivaistici. Questa è la storia della Regione Toscana.

Se oggi la Toscana è nel cuore del mondo, se vini, olio di oliva, formaggi, salumi, sono ingredienti dell’alimentazione e della cucina di qualità, le ragioni sono da trovare in quella straordinaria combinazione tra la fatica, il genio e l’impegno degli uomini e delle donne che hanno plasmato e lavorato la terra Toscana, fatto impresa, trasformato le proprie aziende, innovato, preso aerei per far conoscere prodotti e rappresentare questa qualità nel resto del mondo da un lato, e le politiche pubbliche che in modo particolare la Regione Toscana ha messo in campo in questi decenni, arginando lo spopolamento, mettendo in campo ingenti risorse per imprese, manutenzione del territorio, lotta al dissesto idrogeologico, elaborando leggi, regolamenti, provvedimenti e costruendo Piani di Sviluppo Rurale a sostegno di qualità, innovazione e competitività dall’altro.
Il mondo agricolo e le Istituzioni assieme.

Tutti noi, negli anni dei nostri mandati alla guida degli Assessorati all’agricoltura di questa Regione, abbiamo lavorato assieme a tecnici competenti, confrontandoci in modo permanente con il mondo agricolo toscano e con le principali Istituzioni Europee anche grazie ad uffici e funzionari Regionali competenti, presenti in modo permanente a Bruxelles. Abbiamo costruito relazioni, lavorato assieme ad altre Regioni d’Europa perché quello, l’Europa, è il contesto con cui comparare sfide e risultati. Abbiamo negoziato contenuti dei PSR, costruito alleanze per essere ascoltati dalla Commissione e migliorare provvedimenti ed aiuti, abbiamo costruito controlli particolari e dossier concordati con la commissione, vinto sfide, come quella della riammissione della bistecca alla fiorentina dopo le restrizioni per la BSE (mucca pazza). Abbiamo guidato reti di Regioni Europee per la valorizzazione delle nostre produzioni, scritto norme di avanguardia in materia di Biodiversità agricola, Sementi, Distretti rurali.

Oggi, Green Deal, Ricoveri Plan, le strategie Farm to Fork e per la Biodiversità premieranno quelle realtà più pronte, potranno essere occasione di ulteriore crescita ed innovazione nel segno della sostenibilità, della digitalizzazione, del ricambio generazionale .
L’agricoltura Toscana non può finire nelle mani di chi non crede nell’Europa, di chi ha pensato che uscire dall’Euro fosse la strada da perseguire, di chi ha votato contro il Recovery Fund che porta all’agricoltura Italiana ulteriori 7 mld consentendoci una nuova programmazione Comunitaria che non prevederà tagli.
Per questo, anche alla luce della nostra esperienza, del nostro amore per l’agricoltura di questa terra, sosteniamo con forza Eugenio Giani nella sua candidatura per la Presidenza della Regione Toscana e facciamo appello al mondo agricolo di questa Regione affinché non si corra il rischio di tornare indietro.
Perché il futuro dell’agricoltura Toscana è incompatibile con chi non crede nell’Europa.”

 

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