Agromeccanici, primi finanziamenti pubblici ai contoterzisti

Per la prima volta degli agromeccanici beneficiano di fondi pubblici.

Un contoterzista cremonese e uno lodigiano riceveranno dei finanziamenti erogati da Regione Lombardia attraverso la misura Faber, finalizzata all’ottimizzazione e all’innovazione dei processi produttivi (della dotazione iniziale di 10 milioni – 5 in overbooking, per ora ne sono stati decretati 1,25) .

“Due associati Uncai risultano tra le 57 imprese artigiane che riceveranno i primi fondi Faber”, illustra il coordinatore di Uncai – l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici Fabrizio Canesi che aggiunge che “per accedere al bando e vedersi finanziato fino al 30% dell’investimento, i contoterzisti dovevano semplicemente dimostrare che il mezzo agromeccanico acquistato fosse in grado di raggiungere le condizioni ottimali di produzione”.

In particolare, l’opportunità è stata colta in pieno da uno dei due contoterzisti che riceverà 30mila euro a fondo perduto (il massimo concesso dalla misura) per aver acquistato un mezzo agricolo importante, green e rispettoso del suolo. Il secondo contoterzista ha, invece, acquistato attrezzi agricoli per qualche decina di migliaia di euro. Anche in questo caso, il 30% della spesa sarà coperto dalla Regione.

I due finanziamenti possono essere definiti “storici” perché gli agromeccanici/contoterzisti sono esclusi “per principio” da tutti i finanziamenti pubblici (europei, nazionali e regionali) all’agricoltura perché artigiani (svolgono servizi conto terzi, a casa degli agricoltori) e non agricoltori. “Grazie al lungo lavoro svolto dalla Federazione Lombarda aderente ad Uncai, l’assessorato allo Sviluppo Economico ha recepito la posizione delle imprese agromeccaniche e le ha inserite tra i soggetti beneficiari dei vari bandi che verranno emanati. Condizione è l’iscrizione all’Albo degli agromeccanici lombardi”, prosegue Canesi che conclude con l’augurio che altre Regioni seguano l’esempio della Lombardia, riconoscendo con un Albo di categoria la centralità del contoterzismo per una agricoltura sempre più professionale e responsabile verso la collettività”.

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