Riforma PAC. De Castro -Dorfmann: passi in avanti verso agricoltura più competitiva e resiliente

Photo: © Europen Parliament/P.Naj-Oleari pietro.naj-oleari@europarl.europa.eu

“Con il voto di oggi, l’Europarlamento lancia un segnale ai nostri agricoltori: l’Europa è al vostro fianco nella transizione verso sistemi produttivi sempre più sostenibili e redditizi” lo annunciano Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, coordinatori S&D e PPE alla Commissione agricoltura al Parlamento europeo.

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“L’equilibrio trovato nel compromesso raggiunto dopo mesi di negoziazioni garantirà sostegno e sicurezza ai nostri agricoltori per il prossimo decennio, con una nuova PAC più sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma soprattutto economico e sociale”.

“La politica agricola comune aveva bisogno di un cambiamento – continuano i due eurodeputati – per accompagnare i nostri agricoltori a fare un ulteriore salto di qualità nell’erogazione di servizi ambientali a beneficio dell’intera collettività: abbiamo insistito per ottenere un budget minimo più elevato per i nuovi eco-schemi, la misura che dovrà guidare verso pratiche produttive ancora più sostenibili. Per quanto riguarda lo Sviluppo Rurale, abbiamo invece innalzato al 35% le spese per le misure ambientali, quali agricoltura biologica”. Per De Castro e Dorfmann, l’Unione infatti “ha la responsabilità di fornire prodotti alimentari salubri e di altissima a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro potere d’acquisto. Non accetteremo mai che i prodotti europei diventino riservati a un’élite di consumatori, come invece vorrebbero altri.”

Dorfmann e De Castro sottolineano come la dimensione economica della PAC non sia stata messa in discussione: “l’obiettivo della PAC è quello di migliorare la produttività e sostenere il reddito degli agricoltori. Per questo, abbiamo lottato per un’agricoltura più forte e competitiva, salvaguardando le  misure economiche del primo pilastro quali i pagamenti diretti e accoppiati alle nostre produzioni strategiche, i pagamenti redistributivi per i piccoli agricoltori, o i finanziamenti per l’attività dei giovani agricoltori”.

“Non potevamo poi accettare l’esautorazione delle nostre Regioni nella prossima PAC” sostengono i due parlamentari italiani “per questo siamo riusciti a salvaguardare il loro ruolo cruciale, certi che solo tramite il loro pieno coinvolgimento possiamo rispondere ai bisogni dei nostri agricoltori e delle nostre aree rurali. Serviva poi un’armonizzazione dei livelli di pagamento all’interno degli Stati membri, obiettivo che abbiamo raggiunto non senza difficoltà”.

“Il Parlamento europeo ora ha parlato” concludono De Castro e Dorfmann, “ora siamo pronti a difendere le nostre ambiziose posizioni nei negoziati con Commissione europea e Consiglio dei Ministri agricoli, per una politica che è stata il cemento della costruzione dell’Europa, e che oggi assume un valore straordinariamente strategico per il nostro futuro”.

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