Salvaguardia del territorio e adattamento al cambiamento climatico. Incontro positivo fra Agronomi e ministro Costa

Un incontro molto proficuo, quello che si è tenuto tra Sabrina Diamanti, Presidente CONAF e Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente.

Un appuntamento denso di argomenti poiché l’attività e del Ministero e gli obiettivi che si è dato il Ministro sono in gran parte comuni a quelli dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali.

“Con il congresso di Matera, da cui è uscita la Carta di Matera, l’Ordine ha confermato di voler stare in prima linea per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità indicati dall’ Agenda 2030 dell’ONU. L’incontro con il Ministro Costa, che ringrazio, non poteva che cominciare da queste basi che accomunano l’attività dell’Ordine e quella del Ministero dell’Ambiente” – dichiara Sabrina Diamanti, presidente CONAF.

“Si tratta di temi complessi, il cui impegno potrà avere effetti nel lungo periodo, come sono la lotta alla desertificazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, ma c’è la comune volontà di operare nella stessa direzione”.

L’incontro, svolto in videoconferenza, si è poi concentrato su alcuni dei temi più di attualità, in cui le sinergie tra istituzioni possono essere maggiori. Si è discusso della Strategia per la biodiversità e della Politica Agricola Comunitaria, che si pone gli obiettivi quali il rispetto dell’ambiente, la salvaguardia della biodiversità, la riduzione degli inquinanti. A tal proposito è stata l’occasione per discutere del disegno di legge “Terra Mia” contro l’inquinamento ambientale e le agromafie. Collegato alla tutela dell’ambiente il PAN: è stato riproposto il tema dell’atto fitoiatrico, e il riconoscimento anche da parte del Ministero dell’anomalia che per la salute umana ed animale la prescrizione è a cura di un medico od un veterinario, mentre per l’impiego di fitofarmaci, che hanno un impatto sull’ambiente e di conseguenza sulla salute umana no.

Un altro punto toccato è quello della salvaguardia del territorio e delle norme a contrasto del dissesto idrogeologico, con la proposta di un tavolo di concertazione per definire alcuni aspetti tecnici e gestionali. Sempre in ambito di collaborazione il Ministro ha accolto la richiesta del CONAF di inserire anche i dottori agronomi e forestali nel corpo dei Caschi Verdi, la task force di esperti qualificati che forniranno supporto nelle aree protette e nei territori italiani riconosciuti in ambito internazionale.

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